ppastorin ha scritto:Grazie mille.
Avevo principalmente due dubbi:
- se attaccarmi in serie a uno dei fusibili della scatola portafusibili o direttamente alla batteria (tu lo hai fatto diretto, ma dalla scatola e' + facile far passare i fili)
- quale fusibile usare, se da 1A o da 4-5 A al max
Domani mi metto al lavoro, voglio fare un esperimento "tecnologico" sabato al raduno e ho bisogno di alimentazione
PaoloP
Un consiglio spassionato derivante da anni di attività radioamatoriale
dove usavamo le auto come stazione mobile
alimentando le costose apparechiature con la batteria dell'auto:
- prendi la corrente dalla batteria con un fusibile a se stante (il motivo è troppo lungo da spiegare)
- dopo il fusibile metti un diodo in parallelo tra + e - con il K verso il + (blocca eventuali spikes negativi)
- dopo il diodo metti un condensatore elettrolitico, in parallelo metti un condensatore poliestere e una resistenzina
- ti sconsiglio di mettere una induttanza: se non è opportunamente dimensionata è perfettamente inutile se non dannosa
In questo modo si "pulisce" l'alimentazione con un paio di euro
chiaramente non si ha una alimentazioen stabilizzata
ma ti assicuro che tra alternatore, bobine, centraline
sulla alimentazione ci sono abbastanza schifezze
da mettere a repentaglio la vita dei dispositivi elettronici.
Ti consiglio anche di verificare la tensione disponibile sulla batteria in condizioni di marcia perchè in certi casi la pegaso presenta tensioni ben superiori ai canonici 12-13 V (e la batteria va in ebollizione) che possono essere pericolose per i dispositivi elettronici.
Se vuoi stabilizzare ben bene
devi ricorrere a dispositivi attivi e un minimo di complessità in più
ma lo consiglio solo per chi deve collegare dispositivi elettronici
non progettati per l'utilizzo in auto
Per qualsiasi infoirmazione chiedete
Lamps
L.
