Perdonate se ripesco questo vecchio thread, mi faccio sempre scrupoli ad aprirne di nuovi, specialmente per il fatto che sono un nuovo arrivato

, e mi scuserete, spero, anche per il "pippone" che sto per propinarvi.
Come ho scritto ad un paio di forumisti in privato, non ho (ancora?

) una moto, ma sono stato incuriosito dalla grande passione che i possessori nutrono verso questo modello. Anzi, quest
I modell
I, come si vede in questo topic, dove forse basterebbe leggere quanto segue in cui si spiega che in comune hanno forse solo il nome:
ElCaimanDelPiave ha scritto: Allora, se spulci bene bene puoi trovare qualche pezzo uguale. Qualche vite, fascetta, forse i riser del manubrio...
Tutto il resto e' diverso, resta solo il nome...
Telaio monotrave in acciaio semplificato rispetto alla i.e.
Forcellone in acciaio, anch'esso piu' economico rispetto alla i.e.
Cerchi in lega da 17 sullo strada, a raggi da 17 sul factory, a raggi col 19 davanti sul trail
Motore Minarelli/yamaha, molto meno caratteriale del Rotax, ma molto meno schizzinoso per la manutenzione.
Impianto frenante da urlo su strada e factory, piu' normale sulla trail
Strumentazione videogame con tanto di animazione iniziale (credo sia stata la prima aprilia a montarla)
Minore protettività
Minori vibrazioni
Elettronica molto piu' evoluta ma, per fortuna semplice e quasi mai fonte di problemi.
Problemi ricorrenti:
pompa benzina
blocchetto accensione
qualche magagna secondaria sul portaoggetti del serbatoio (sì, c'e' un portaoggetti sul serbatoio)
nelle primissime sensore di caduta difettoso (richiamato dalla casa)
la catena non ben tesa e comunque di cattiva qualità porta in alcuni casi all'erosione della spalla del pneumatico.
cavo frizione un po' fragile, ma risolvibile con piccola modifica.
20 cv in meno di quanti la ciclistica potrebbe reggere...

Da perfetto profano, mi sembrava ovvia e logica la scelta fra una moto più recente ed una più datata, di cui è l'evoluzione. Ed invece no, a giudicare dai numerosi possessori di i.e. Rotax che hanno più di centomila km nelle ruote.
Mi è sembrato a quel punto un confronto (ripeto, parlo da incompetente) fra la "solidità" della tradizione e la razionalità dell'innovazione tecnologica (ma anche del risparmio sui costi, come scrive ElCaiman a proposito di telaio e forcellone). Eppure, fra i fan dell'una e dell'altra non vedo particolare antagonismo (come, per fare un esempio, fra proprietari di Maggiolone e New Beetle, o Vespa PX a marce e nuova Vespa GTS col variatore).
Quindi, visto che quasi nessuno dice "è meglio la mia" ma in genere dice "
per le mie esigenze è meglio la mia", perché uno preferisce l'una o l'altra?
E visto che ci sono ripropongo due dilemmi lungamente discussi (lo so, c'è la funzione CERCA, e allora?

):
- "Pegaso come prima moto? Vai tranquillo, dopo pochi metri ti sembrerà di esserci sempre andato, una bicicletta! E quando hai imparato su quella potrai guidare tutto (anche il sidecar BMW della II Guerra Mondiale)" oppure "Pegaso come prima moto? Ma sei pazzo? Il monocilindrico strappa da pazzi, ti troverai a impennare al primo rilascio di frizione, non riuscirai a controllarla, pernditi un bel bicilindrico morbido morbido".
- se uno non intende spararsi centinaia di km di autostrada (impensabile per un neofita), ma solo viaggetti a breve-medio raggio, è davvero irrilevante la differenza di confort fra Pegaso (e quale delle due è più adatta?) ed una moto da turismo più tradizionale (mezza carena, naked parabrezzata, enduro stradale, comunque bicilindriche)?
