raccontando e viaggiando
- Schwarz
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raccontando e viaggiando
Cari amici: sul sito non ufficiale della caponord mi hanno pubblicato il racconto che avevo inviato per il concorso di
Motociclismo. Non essendo stato selezionato ho deciso di pubblicarlo con le relative fotografie: http://www.etv1000.com/index.php?module ... nù&meid=72
Non è roba nuova: è la storia del mio primo giro in moto sullo Julier, che feci nel 2001 con la Turbinosa (GSX-F 600).
Ho cercato di renderlo il più invitante possibile, spero di esserci riuscito. A voi l'ardua sentenza. Buona lettura.
Schwarz!
Motociclismo. Non essendo stato selezionato ho deciso di pubblicarlo con le relative fotografie: http://www.etv1000.com/index.php?module ... nù&meid=72
Non è roba nuova: è la storia del mio primo giro in moto sullo Julier, che feci nel 2001 con la Turbinosa (GSX-F 600).
Ho cercato di renderlo il più invitante possibile, spero di esserci riuscito. A voi l'ardua sentenza. Buona lettura.
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Alessandro Riccardi detto Schwarz
KTM 1190 Brunilde
ex Aprilia ETV 1000 Capo Nord "Schwarzer Adler"
Seveso (MI)
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- ALEX (LI)
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Re: raccontando e viaggiando
Me lo sono stampato con le foto a colori, oggi qui a Lido di Camaiore (Viareggio) dove lavoro è una bellissima giornata, durante la pausa pranzo mi porterò i fogli con me fin sulla spiaggia e mi leggerò il tuo "innevato" racconto ascoltando il rumore delle onde del mare, poi ti farò sapereSchwarz ha scritto:Cari amici: sul sito non ufficiale della caponord mi hanno pubblicato il racconto che avevo inviato per il concorso di
Motociclismo. Non essendo stato selezionato ho deciso di pubblicarlo con le relative fotografie: http://www.etv1000.com/index.php?module ... nù&meid=72
Non è roba nuova: è la storia del mio primo giro in moto sullo Julier, che feci nel 2001 con la Turbinosa (GSX-F 600).
Ho cercato di renderlo il più invitante possibile, spero di esserci riuscito. A voi l'ardua sentenza. Buona lettura.
Schwarz!

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- ALEX (LI)
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Ho fatto quello che avevo scritto, di passo svelto, dall'ufficio alla spiaggia in 10 minuti, è così diverso il litorale d'inverno, quella lunga striscia di sabbia che parte da Viareggio e attraverso Lido di Camaiore arriva fino a Forte dei Marmi sembra immensa, priva com'è di ombrelloni, sdraie, lettini, e i profumi che si sentono non sono quelli degli abbronzanti o creme solari, ma quelli del salmastro che il vento ti porta dentro.
....Ma veniamo a noi, o meglio al racconto del nostro grande Svarze (scritto alla livornese), come sempre le sue parole sono magiche, sembrano versi di una poesia che solo un vero motociclista come lui può scrivere, il paesaggio e le sensazioni che racconta sono così diversi dall'ambiente in cui mi trovo che suonano irreali: la neve, il freddo, il ghiaccio, mentre leggo alzo un attimo lo sguardo e noto sulla mia destra un uomo in mezzo al mare, a circa 100metri dalla riva, sta pescando arselle con il metodo del retino a strascico, vale a dire un retino metallico a mezza luna che si tira a ritroso sotto la sabbia impugnando un manico metallico e con una cintola legata alla vita, quelle che tira su sono "zighe", ma ognuno le chiama a modo suo, arselle grigio/bluastre, piccole, ma molto saporite, noi le usiamo per farci degli ottimi sughi di mare, oppure le mangiamo alla "livornese" in salsa di pomodoro.
E chissà se sul Maloja le hanno mai mangiate.... E' un peccato che Motociclismo abbia scelto solo quei racconti "oggettivi" dove è stato l'itinerario a fare diverso il percorso, e non le sensazioni di chi l'ha vissuto, tra l'altro sono molto belle anche le foto che Svarze ha allegato alle sue parole, ma si è fatto tardi, sono trascorsi 20 minuti, un cane che mi corre vicino mi fa rendere conto del tempo che passa, cerco il suo pradrone, non lo trovo, sembra solo, mi alzo dal solito tronco portato a riva dal mare che mi faceva da sedia improvvisata e riprendo di passo svelto il percorso verso l'ufficio.
In questi 3quarti d'ora ho completamente ricaricato le "batterie", posso anche rimettermi di fronte al PC e scrivere queste 4 righe, a quando la prossima avventura Svarze? Facci sognare un pò che d'inverno ce ne è tanto bisogno!
....Ma veniamo a noi, o meglio al racconto del nostro grande Svarze (scritto alla livornese), come sempre le sue parole sono magiche, sembrano versi di una poesia che solo un vero motociclista come lui può scrivere, il paesaggio e le sensazioni che racconta sono così diversi dall'ambiente in cui mi trovo che suonano irreali: la neve, il freddo, il ghiaccio, mentre leggo alzo un attimo lo sguardo e noto sulla mia destra un uomo in mezzo al mare, a circa 100metri dalla riva, sta pescando arselle con il metodo del retino a strascico, vale a dire un retino metallico a mezza luna che si tira a ritroso sotto la sabbia impugnando un manico metallico e con una cintola legata alla vita, quelle che tira su sono "zighe", ma ognuno le chiama a modo suo, arselle grigio/bluastre, piccole, ma molto saporite, noi le usiamo per farci degli ottimi sughi di mare, oppure le mangiamo alla "livornese" in salsa di pomodoro.
E chissà se sul Maloja le hanno mai mangiate.... E' un peccato che Motociclismo abbia scelto solo quei racconti "oggettivi" dove è stato l'itinerario a fare diverso il percorso, e non le sensazioni di chi l'ha vissuto, tra l'altro sono molto belle anche le foto che Svarze ha allegato alle sue parole, ma si è fatto tardi, sono trascorsi 20 minuti, un cane che mi corre vicino mi fa rendere conto del tempo che passa, cerco il suo pradrone, non lo trovo, sembra solo, mi alzo dal solito tronco portato a riva dal mare che mi faceva da sedia improvvisata e riprendo di passo svelto il percorso verso l'ufficio.
In questi 3quarti d'ora ho completamente ricaricato le "batterie", posso anche rimettermi di fronte al PC e scrivere queste 4 righe, a quando la prossima avventura Svarze? Facci sognare un pò che d'inverno ce ne è tanto bisogno!

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- ALEX (LI)
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Sul nostro sito è stato pubblicato anche un mio racconto:
http://www.etv1000.com/index.php?module ... nù&meid=99
vi sono tutte le info che servono per ripetere il percorso, se a qualcuno serve ho anche una traccia GPS parziale.
Buona lettura....
http://www.etv1000.com/index.php?module ... nù&meid=99
vi sono tutte le info che servono per ripetere il percorso, se a qualcuno serve ho anche una traccia GPS parziale.
Buona lettura....

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- Radarman
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ARF ARF ARF
Bel giro!!!
Complimenti ALEX!!!!!!!!!!!!!
Sola una domanda, mi sembra di aver capito, dalle foto, che montavi le classiche Tourance, giusto???
Ritieni che si possa fare lo stesso giro anche con la CN Classic???
P.S.
Secondo me è meglio portarla la passeggera altrimenti con chi dividi la bellezza dei posti e poi........ chi ti da una mano a rialzare la motina in caso di scivolata??
Un saluto.


Bel giro!!!


Complimenti ALEX!!!!!!!!!!!!!
Sola una domanda, mi sembra di aver capito, dalle foto, che montavi le classiche Tourance, giusto???
Ritieni che si possa fare lo stesso giro anche con la CN Classic???
P.S.
Secondo me è meglio portarla la passeggera altrimenti con chi dividi la bellezza dei posti e poi........ chi ti da una mano a rialzare la motina in caso di scivolata??

Un saluto.
Radarman.....
Ex Caponord 2002 "abbattuta"!
Caponord 2003 Oyster grey

.....In salita non va il motore, in discesa ho paura......
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- ALEX (LI)
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Si Radarman, le gomme erano nuove nuove, sono d'accordo con te per la passeggera, alcune delle girate più belle le ho vissute insieme a mia moglie, sinceramente devo però dirti che con la Caponord standard il P.so di Tremalzo lo farei SENZA passeggera, la minor altezza da terra e la mancanza di protezioni sotto il motore mi darebbero pensiero.Radarman ha scritto:ARF ARF ARF![]()
![]()
Bel giro!!!![]()
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Complimenti ALEX!!!!!!!!!!!!!
Sola una domanda, mi sembra di aver capito, dalle foto, che montavi le classiche Tourance, giusto???
Ritieni che si possa fare lo stesso giro anche con la CN Classic???
P.S.
Secondo me è meglio portarla la passeggera altrimenti con chi dividi la bellezza dei posti e poi........ chi ti da una mano a rialzare la motina in caso di scivolata??![]()
Un saluto.
Viceversa il P.so d'Ere ha un fondo di terra battuta e si fa senza grossi problemi, inoltre tutto il resto del viaggio merita comunque di andarci, la Forra di Tremosine è stupenda, i laghi riposanti e le montagne suggestive, vale una vacanza, credimi!

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- Radarman
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Ciao ALex,
sicuramente bisogna stare più "attenti". Su questo non avevo dubbi...
In ogni caso ripongo il giro nel cassetto delle cose da fare....
Sono stato da quelle parti con il vecchio teneré 660 ma con quello non potevo permettermi molto fuoristrada in due.....
Già mi riproponevo di tornarci , adesso la cosa diventa ancora più "pressante".
Un saluto
sicuramente bisogna stare più "attenti". Su questo non avevo dubbi...

In ogni caso ripongo il giro nel cassetto delle cose da fare....

Sono stato da quelle parti con il vecchio teneré 660 ma con quello non potevo permettermi molto fuoristrada in due.....


Già mi riproponevo di tornarci , adesso la cosa diventa ancora più "pressante".
Un saluto
Radarman.....
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Un sabato mattina
Il solito sabato mattina, sarei l'unico della casa che potrebbe rimanersene tranquillamente a dormire sprofondato nel letto, ma le figlie che vanno a scuola e la moglie a lavoro creano una tale confusione che mi "obbliga" a svegliarmi, ovviamente rimango sotto le lenzuola, altrimenti troverebbero qualcosa da farmi fare, ma appena finiscono i "ciao babbo, ciao Ale" mi alzo.
Guardo fuori, la giornata non è male, qualche nuvola stratificata, sprazzi di cielo azzuro e il sole che quando non è coperto irradia una bella luce, sono le 8:30, decido di uscire in moto, ho voglia di andare a respirare l'aria del bosco immerso in quei colori autunnali tipici della stagione, rapida colazione, cerimonia di vestizione e alle 9:15 sono gia in moto, mi accorgo subito di essermi vestito troppo pesante, ci sono 15 gradi e la temperatura salirà ancora, decido di andare a scoprire alcuni sterrati di cui mi hanno parlato alcuni amici non motociclisti, sarebbero quelli apparsi in alcuni spot della Barilla di alcuni anni fa: ricordate il tipo che con la Mercedes sale per uno strada polverosa sul crinale di una collina e dopo qualche curva arriva a uno stupendo cascinale in pietra? Proprio quello! E' nei dintorni di Santa Luce, un paesino in provinca di Pisa.
Mi dirigo quindi all'interno, raggiungo la via Emilia e prendo per Orciano Pisano, secondo le indicazioni dovrei trovare una strada sterrata sulla sx chiamata "via Antica Pisana", e infatti un bel cartello stradale bianco e nero indica l'inizio dello sterrato, il fondo è stupendo, terra battuta compressa come l'asfalto, niente polvere data l'umidità della giornata, inizio a salire e subito mi si apre una visuale da poesia del Carducci, campi arati di mille sfumature a dx e sx, cipressi che indicano le deviazioni per i casolari e un verde orizzonte sulle colline verso sud, mi fermo a fare qualche foto, usando come "attrice" principale la mia Caponord RR, poi riprendo lo sterrato che si sviluppa dritto e infinito di fronte a me, vien voglia di aprire il gas, ma mi trattengo: il paesaggio non merita andare di corsa.
Dalla strada principale si dipartono diverse deviazioni verso alcuni cascinali, fattorie, poderi, provo ad imboccarne qualcuno, ma la strada finisce sempre e quindi devo tornare indietro, finisco in un cantiere in costruzione dove stanno ristrutturando un vecchio rudere, ci sono alcuni muratori, non sono italiani, vedo una macchina parcheggiata con targa tedesca, la colonizzazione avanza.....
Provo ad avventurarmi per un tratturo che mi sembrava facile, ma l'erba è bagnata e provoca scarsa aderenza, cerco di fare conversione e finisco con la ruota posteriore su un tratto in leggera discesa, la moto inizia ad arretrare, accelero e la ruota slitta, comincio a disperarmi e mi viene voglia di lasciare la moto e scendere, poi mi viene a mente il consiglio di un amico che anni fa faceva enduro e quindi mi aggrappo bene al manubrio, pianto i piedi per terra, accelero e mi siedo di botta sulla sella, la moto schizza in avanti, io me la faccio sotto, ma sono fuori, un pò sudato, ma sono rimasto in piedi!
Riprendo quindi l'asfalto sempre in direzione Santa Luce per raggiungere l'inizio di un lungo sterrato immerso nel bosco, è quello che alcuni anni fa era una prova speciale del Rally di Sanremo e della Coppa Liburna e che ho fatto come apripista su una Ford Escort RS 1600, bei tempi......, dopo poche curve inizia subito la tipica vegetazione della macchia mediterranea, sulla sx dentro un recinto scorgo un paio di maiali di cinta, sono quelli con una striscia bianca sul davanti e dalle sembianze cinghialate, da questi vengono prodotti i migliori insaccati della Toscana, proseguo in salita e trovo un cartello di divieto di circolazione, lo sapevo, 3 anni fa ci capitai che l'avevano appena messo, insieme a un mio temerario amico su Scarabeo 150 (io su Pegaso) fummo multati dalle GAV insieme ad un sacco di altra gente (cercatori di funghi, amanti del bosco, cacciatori) in quanto nessuno ci aveva fatto caso.
Mi fermo un attimo e vedo un andirivieni di auto da e per il tratto vietato, chiedo e mi dicono che se ne fregano tutti, non vi sono infatti motivizioni plausibili, la strada è ben tenuta con segnaletica stradale e pare che la Provincia di Pisa l'abbia messo solo per impedire la comunicazione tra le due valli, mi dicono però che sulla sx parte un altra strada, più difficile come fondo, ma bellissima come ambientazione e decido quindi di prendere quella, sarà un grosso errore!
Inizio a salire, ci sono dei profondi solchi scavati dall'acqua, anche di 60/70cm, con una moto si riesce a passare, ma con la mia si fatica non poco: 250 Kg di peso non sono pochi, inoltre la configurazione è stradale, ho sotto le Metzeler Tourance belle gonfie e i gommini sulle pedane, rimpiango tanto i Karoo che avevo a settembre sulle Alpi, la strada si fa ad un cero punto piana e...... incomincia il fango, un vero patire, sono indeciso se andare avanti o tornare indietro, anche se farmi in discesa il tratto fino ad ora percorso non mi alletta molto, "fortunatamente" si ritorna a salire, ma il fondo è pietroso e anche guidando in piedi risolvo poco e sudo tanto, apro la mentoniera del casco per respirare un pò, ma me ne pentirò.
Inizia un rampone disconnesso, apro il gas e salgo, la moto mi rimbalza di brutto su un doppio dosso, la mentoniera mi scende davanti agli occhi e per qualche istante non vedo niente, nel dubbio tengo aperto il gas e me la cavo, ma sinceramente me la sono vista brutta, sono anche solo, una caduta al "buio" sarebbe stata pericolosa, dato che ho sempre sconsigliato gli amici di fare fuoristrada da soli, decido razionalmente di tornare indietro, in discesa è meno peggio del previsto, piano piano sfiorando i freni ritorno al bivio del divieto di circolazione e faccio come tutti gli altri: me ne frego e proseguo sulla strada principale che conosco molto bene e non riserva pericoli.
Niente GAV questa volta, al loro posto un paesaggio autunnale da favola, il terreno ricoperto da un tappeto di foglie multicolore, il sole che filtra attraverso i rami della fitta vegetazione e un profumo di bosco che ti entra nei polmoni e ti fa respirare libero, scatto diverse foto, una di questa sembrerà uno di quei tipici puzzle colorati, nel mio c'è anche una moto
La moto procede in seconda senza incontrare altri veicoli, arrivo alla fine del tratto vietato e noto che qualche "buon anima" ha segato il palo del divieto di circolazione, ha tutto il mio appoggio morale e materiale, mi sento complice di chi l'ha fatto, perchè credetemi: rispetto l'ambiente e la natura fortemente, ma mettere divieti per motivi "campanilistici" è una vera vergogna, mi riprometto di informarmi e nel caso portare avanti una qualche forma di protesta che ci possa restituire questa stupenda strada senza sentirsi dei "delinquenti"!
Dopo un insidioso tratto di asfalto riprende un tranquillo sterrato che mi porterà fino al bivio per Chianni o Castellina, io giro a sx e vado verso Chianni, senza entrare nel paese seguo la strada principale, dritta e veloce, assolutamente priva di traffico salvo qualche macchina di cacciatori che fanno la battuta la cinghiale, passo davanti al famoso ristorante "da Pasquino" alla Sterza e mi ricollego alla provinciale, da questa arrivo alla superstrada per Livorno ed infine a casa, stanco, sudato e soddisfatto, andate a vedere le foto, meritano, il link è il solito: http://community.webshots.com/user/abellucc sono le prime 12 dell'album "My Caponord Rally Raid".
Guardo fuori, la giornata non è male, qualche nuvola stratificata, sprazzi di cielo azzuro e il sole che quando non è coperto irradia una bella luce, sono le 8:30, decido di uscire in moto, ho voglia di andare a respirare l'aria del bosco immerso in quei colori autunnali tipici della stagione, rapida colazione, cerimonia di vestizione e alle 9:15 sono gia in moto, mi accorgo subito di essermi vestito troppo pesante, ci sono 15 gradi e la temperatura salirà ancora, decido di andare a scoprire alcuni sterrati di cui mi hanno parlato alcuni amici non motociclisti, sarebbero quelli apparsi in alcuni spot della Barilla di alcuni anni fa: ricordate il tipo che con la Mercedes sale per uno strada polverosa sul crinale di una collina e dopo qualche curva arriva a uno stupendo cascinale in pietra? Proprio quello! E' nei dintorni di Santa Luce, un paesino in provinca di Pisa.
Mi dirigo quindi all'interno, raggiungo la via Emilia e prendo per Orciano Pisano, secondo le indicazioni dovrei trovare una strada sterrata sulla sx chiamata "via Antica Pisana", e infatti un bel cartello stradale bianco e nero indica l'inizio dello sterrato, il fondo è stupendo, terra battuta compressa come l'asfalto, niente polvere data l'umidità della giornata, inizio a salire e subito mi si apre una visuale da poesia del Carducci, campi arati di mille sfumature a dx e sx, cipressi che indicano le deviazioni per i casolari e un verde orizzonte sulle colline verso sud, mi fermo a fare qualche foto, usando come "attrice" principale la mia Caponord RR, poi riprendo lo sterrato che si sviluppa dritto e infinito di fronte a me, vien voglia di aprire il gas, ma mi trattengo: il paesaggio non merita andare di corsa.
Dalla strada principale si dipartono diverse deviazioni verso alcuni cascinali, fattorie, poderi, provo ad imboccarne qualcuno, ma la strada finisce sempre e quindi devo tornare indietro, finisco in un cantiere in costruzione dove stanno ristrutturando un vecchio rudere, ci sono alcuni muratori, non sono italiani, vedo una macchina parcheggiata con targa tedesca, la colonizzazione avanza.....
Provo ad avventurarmi per un tratturo che mi sembrava facile, ma l'erba è bagnata e provoca scarsa aderenza, cerco di fare conversione e finisco con la ruota posteriore su un tratto in leggera discesa, la moto inizia ad arretrare, accelero e la ruota slitta, comincio a disperarmi e mi viene voglia di lasciare la moto e scendere, poi mi viene a mente il consiglio di un amico che anni fa faceva enduro e quindi mi aggrappo bene al manubrio, pianto i piedi per terra, accelero e mi siedo di botta sulla sella, la moto schizza in avanti, io me la faccio sotto, ma sono fuori, un pò sudato, ma sono rimasto in piedi!
Riprendo quindi l'asfalto sempre in direzione Santa Luce per raggiungere l'inizio di un lungo sterrato immerso nel bosco, è quello che alcuni anni fa era una prova speciale del Rally di Sanremo e della Coppa Liburna e che ho fatto come apripista su una Ford Escort RS 1600, bei tempi......, dopo poche curve inizia subito la tipica vegetazione della macchia mediterranea, sulla sx dentro un recinto scorgo un paio di maiali di cinta, sono quelli con una striscia bianca sul davanti e dalle sembianze cinghialate, da questi vengono prodotti i migliori insaccati della Toscana, proseguo in salita e trovo un cartello di divieto di circolazione, lo sapevo, 3 anni fa ci capitai che l'avevano appena messo, insieme a un mio temerario amico su Scarabeo 150 (io su Pegaso) fummo multati dalle GAV insieme ad un sacco di altra gente (cercatori di funghi, amanti del bosco, cacciatori) in quanto nessuno ci aveva fatto caso.
Mi fermo un attimo e vedo un andirivieni di auto da e per il tratto vietato, chiedo e mi dicono che se ne fregano tutti, non vi sono infatti motivizioni plausibili, la strada è ben tenuta con segnaletica stradale e pare che la Provincia di Pisa l'abbia messo solo per impedire la comunicazione tra le due valli, mi dicono però che sulla sx parte un altra strada, più difficile come fondo, ma bellissima come ambientazione e decido quindi di prendere quella, sarà un grosso errore!
Inizio a salire, ci sono dei profondi solchi scavati dall'acqua, anche di 60/70cm, con una moto si riesce a passare, ma con la mia si fatica non poco: 250 Kg di peso non sono pochi, inoltre la configurazione è stradale, ho sotto le Metzeler Tourance belle gonfie e i gommini sulle pedane, rimpiango tanto i Karoo che avevo a settembre sulle Alpi, la strada si fa ad un cero punto piana e...... incomincia il fango, un vero patire, sono indeciso se andare avanti o tornare indietro, anche se farmi in discesa il tratto fino ad ora percorso non mi alletta molto, "fortunatamente" si ritorna a salire, ma il fondo è pietroso e anche guidando in piedi risolvo poco e sudo tanto, apro la mentoniera del casco per respirare un pò, ma me ne pentirò.
Inizia un rampone disconnesso, apro il gas e salgo, la moto mi rimbalza di brutto su un doppio dosso, la mentoniera mi scende davanti agli occhi e per qualche istante non vedo niente, nel dubbio tengo aperto il gas e me la cavo, ma sinceramente me la sono vista brutta, sono anche solo, una caduta al "buio" sarebbe stata pericolosa, dato che ho sempre sconsigliato gli amici di fare fuoristrada da soli, decido razionalmente di tornare indietro, in discesa è meno peggio del previsto, piano piano sfiorando i freni ritorno al bivio del divieto di circolazione e faccio come tutti gli altri: me ne frego e proseguo sulla strada principale che conosco molto bene e non riserva pericoli.
Niente GAV questa volta, al loro posto un paesaggio autunnale da favola, il terreno ricoperto da un tappeto di foglie multicolore, il sole che filtra attraverso i rami della fitta vegetazione e un profumo di bosco che ti entra nei polmoni e ti fa respirare libero, scatto diverse foto, una di questa sembrerà uno di quei tipici puzzle colorati, nel mio c'è anche una moto

La moto procede in seconda senza incontrare altri veicoli, arrivo alla fine del tratto vietato e noto che qualche "buon anima" ha segato il palo del divieto di circolazione, ha tutto il mio appoggio morale e materiale, mi sento complice di chi l'ha fatto, perchè credetemi: rispetto l'ambiente e la natura fortemente, ma mettere divieti per motivi "campanilistici" è una vera vergogna, mi riprometto di informarmi e nel caso portare avanti una qualche forma di protesta che ci possa restituire questa stupenda strada senza sentirsi dei "delinquenti"!
Dopo un insidioso tratto di asfalto riprende un tranquillo sterrato che mi porterà fino al bivio per Chianni o Castellina, io giro a sx e vado verso Chianni, senza entrare nel paese seguo la strada principale, dritta e veloce, assolutamente priva di traffico salvo qualche macchina di cacciatori che fanno la battuta la cinghiale, passo davanti al famoso ristorante "da Pasquino" alla Sterza e mi ricollego alla provinciale, da questa arrivo alla superstrada per Livorno ed infine a casa, stanco, sudato e soddisfatto, andate a vedere le foto, meritano, il link è il solito: http://community.webshots.com/user/abellucc sono le prime 12 dell'album "My Caponord Rally Raid".
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Seguito del "sabato mattina".....
Avevo promesso di interessarmi della cosa, così ho fatto, partendo dal
centralino della Provincia di Pisa, dopo un tortuoso instradamento sono riuscito a trovare il responsabile del settore che a sua volta mi ha messo in comunicazione con il geometra provinciale che ha tecnicamente istituito il divieto, le motivazioni sono la scarsa sicurezza del tracciato, dove vi sono state diverse frane e smottamenti, ho fatto presente che in vita mia avevo visto cose ben peggiori e che comunque una moto con pilota non pesa davvero quanto una macchina o un furgone, al massimo una moto può arrivare a 300Kg e anche l'ingombro è minimo rispetto ad un veicolo a 4 ruote.
Tutto questo per arrivare ad un divieto con l'esclusione dei motoveicoli,
abbiamo parlato per almeno un quarto d'ora, il problema è che questa strada, contrariamente a tanti sterrati poderali con servitù di passo, è una strada provinciale a tutti gli effetti, e nessuno della provincia si vuol prendere la responsabilità di aprirla senza metterla in "sicurezza", ora detto fra noi: "ce ne fossero di strade sicure come quella!"
Dato che la persona che smuove le cose è il Sindaco del paese, mi sono fatto dare le informazioni utili per parlargli, se ce la faccio ci vado prima di
Natale, sembra che anche i residenti la vogliano vedere riaperta nel più breve tempo possibile, e i finanziamenti dovrebbero essere in dirittura d'arrivo, ma sappiamo come vanno le cose in questo settore, quindi meglio smuovere un po' le acque, appena ho news ve lo farò sapere, al limite si potrebbe andare tutti insieme a fare una successiva visita la Sindaco, civilmente, e con le moto...... Ovviamente!
Avevo promesso di interessarmi della cosa, così ho fatto, partendo dal
centralino della Provincia di Pisa, dopo un tortuoso instradamento sono riuscito a trovare il responsabile del settore che a sua volta mi ha messo in comunicazione con il geometra provinciale che ha tecnicamente istituito il divieto, le motivazioni sono la scarsa sicurezza del tracciato, dove vi sono state diverse frane e smottamenti, ho fatto presente che in vita mia avevo visto cose ben peggiori e che comunque una moto con pilota non pesa davvero quanto una macchina o un furgone, al massimo una moto può arrivare a 300Kg e anche l'ingombro è minimo rispetto ad un veicolo a 4 ruote.
Tutto questo per arrivare ad un divieto con l'esclusione dei motoveicoli,
abbiamo parlato per almeno un quarto d'ora, il problema è che questa strada, contrariamente a tanti sterrati poderali con servitù di passo, è una strada provinciale a tutti gli effetti, e nessuno della provincia si vuol prendere la responsabilità di aprirla senza metterla in "sicurezza", ora detto fra noi: "ce ne fossero di strade sicure come quella!"
Dato che la persona che smuove le cose è il Sindaco del paese, mi sono fatto dare le informazioni utili per parlargli, se ce la faccio ci vado prima di
Natale, sembra che anche i residenti la vogliano vedere riaperta nel più breve tempo possibile, e i finanziamenti dovrebbero essere in dirittura d'arrivo, ma sappiamo come vanno le cose in questo settore, quindi meglio smuovere un po' le acque, appena ho news ve lo farò sapere, al limite si potrebbe andare tutti insieme a fare una successiva visita la Sindaco, civilmente, e con le moto...... Ovviamente!

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