basta pioggiaaaaaaaaaaaaaaaaa

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gigabike
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Messaggio da gigabike »

Piove ininterrottamente da 12 giorni.
Prima abitavo a Roma, adesso abito a Milano... devo pentirmi del trasferimento??

Sigh
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ALEX (LI)
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Messaggio da ALEX (LI) »

In data 2002-11-27 11:07, gigabike scrive:
Piove ininterrottamente da 12 giorni.
Prima abitavo a Roma, adesso abito a Milano... devo pentirmi del trasferimento??

Sigh
Si, perchè non ti sei fermato a metà strada? Che so: la Toscana, la costa Etrusca, hai presente?....
Dai, scherzi a parte anche a Livorno dove abito sul mare piove ininterrottamente da diversi giorni, e c'è anche un bel vento!
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carlodg
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Messaggio da carlodg »

Riporto integralmente dal forum ETV1000 due brevi racconti col brutto tempo. Il secondo lo dedichiamo dedicato a Giga:

1) Sabato mattina mi riempio di impegni, il pomeriggio devo andare a
guardare 4 case con la morosa.
Escludo quindi la moto.
Fatto sta che alle dieci mi libero dagli impegni della mattina, e
quelli del pomeriggio cominciano alle 16.00.
Una telefonata al più fido e pazzo motociclista, e Nico si presenta
alle 10.30 a casa mia.
La moto è a riparare, lo scorrazzerò io con la speranza di NON essere
ricambiato...
Il sole batte nel cielo, la Grigna ed il Resegone sono imbiancati di
fresco, l'aria è pulita e fresca.
Voglio ripercorrere una strada sul lago che ho fatto solo una volta
perchè stretta e poco panoramica.
Da Bellano saliamo per Vendrogno. L'asfalto non è bello, ma dopo aver
attraversato un triste abitato molto anni
'60 (una tragedia architettonica) percorriamo un pezzo di strada
molto grazioso, che incrocia mille cascatelle
che si improvvisano torrentelli dopo le pioggie della settimana
precedente.
Attravesiamo l'enorme Pradello (4 case più la sagrestia) ed arriviamo
a Casargo, in Valsassina, attraverso una strada
impestata di foglie marcite e torrentelli in mezzo alla strada.
Da Casargo ci dirigiamo a Premana, dove non troviamo un solo posto
dove ci forniscano del cibo, manco un misero panino.
Un oste ci consiglia un rifugio a Tremenico, in Val Varrone.
Questa Valle collega la Valsassina a Dervio, sul lago. Non è molto
frequentata perchè la strada è stretta e malmessa, piena di curve
cieche e senza particolari attrattive.
Non piove più, e tutta la mia attenzione è nel non far scivolare la
moto sulle foglie morte, evitare buche e rami e sassi.
Da Premana a Tremenico sono circa 10 km, e metto la terza marcia solo
due volte.
Passiamo sotto ad un arco di roccia dal quale un torrente si getta
sulla strada, e riusciamo ad evitare l'effetto "autolavaggio".
Tutto è grigio e nero. Ma la natura è selvaggia e incontaminata,
boschi immensi ricoprono le pareti della valle.
Arriviamo a Tremenico, e uno striminzito cartello indica un rifugio.
Ci inerpichiamo su una strada che conduce in una valletta
dal paesaggio bucolico e sereno. D'estate dev'essere una meraviglia
unica.
Vedo un bel rifugio su una curva e parcheggio.
Il rifugio ha un nome che è un programma: Capriolo. Del suddetto
mammifero assaggio una porzione in salmi, oltre ad un ottimo brasato
e ad un altra carne coi funghi che non mi ricordo più. Chiaramente
polenta vino rosso grappa e caffè.
In due spendiamo la cifra esorbitante di 22 euro.
Da Capriolo possiamo ridiscendere a Tremenico e arrivare a Dervio,
oppure fare due km di sterratino "facile facile" fino alla valle che
sale da Sueglio (mi sembra) comunque a sud di Tremenico, verso il
lago.
Decido senza esitazioni per lo sterrato. Non è proprio facile: sopra
alla terra bagnata (non è il massimo come coefficiente di aderenza)
si trova un bel letto di aghi di pino che colorano di giallo il
percorso. Per la mia gomma posteriore con 16.000 km e un mm scarso di
battistrada è una pacchia...
La strada si snoda per una pineta, che lascia il passo poco dopo ad
un fondo pietroso e compatto, pieno di pozzanghere. Una corso d'acqua
inonda la strada, sulla nostra sinistra il lago irrompe nello
scenario drammatico di questa natura potente.
Ma anche la Caponord non scherza. Affronta guadi, divora dislivelli,
mangia i tornanti.
Finisce purtroppo lo sterrato. Sono in ritardassimo, entro a Bellano
nella superstrada e la affronto a velocità fortemente extra codice.
Nel rettilineo a tre corsie sul tratto brianzolo della Milano Lecco
diamo del filo da torcere anche ad una Rsv, ma poi taccio perché
altrimenti sembra quasi che sono uno smanettone

******

2) Lunedì sera ho fatto tardi in ufficio.
Sono partito dall'azienda alle 21.00 e mi sono fatto la strada verso
casa in tutta tranquillità.
C'è stato un momento particolare… ero in tangenziale nord, a 120.
Il cuore pompava tranquillo e regolare, pure quello che ho nel petto.
La moto mi proteggeva dall'acqua, che comunque picchiettava sul casco.
Il mio abbigliamento mi teneva caldo e asciutto, sotto di me il sound
dei pneumatici che sollevano l'acqua, il tono regolare, quasi una
nota, del mio V60.
La strada bagnata, lucida e arancione. Un colore rilassante che
imponeva l'andatura rilassante che tenevo.
Avrei potuto guidare così per ore, anche su una strada dritta come lo
è la tangenziale.
Ero dentro la mia moto, eravamo una cosa sola, senza attriti. Le mie
gambe nel telaio, le sue ruote tra le mie mani, il suo motore nel mio
petto, i miei occhi nei suo fari.
Triste tornare a casa, qualche volta, quando la voglia di volare e di
viaggiare sono così forti.
Lampeggi!
Schwarz.

Lampeggi bagnati
Lamps

Grazie ai moderatori per il lavoro che fanno!
Aiutiamoli con un comportamento corretto.

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claudioB
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Messaggio da claudioB »

In data 2002-11-27 11:07, gigabike scrive:
Piove ininterrottamente da 12 giorni.
Prima abitavo a Roma, adesso abito a Milano... devo pentirmi del trasferimento??

Sigh
non ti preoccupare .........da gennaio fino a marzo ,al Nord ,sono mesi generalmente secchi e anche non troppo freddi...... :smile:
o almeno è lo dice la media statistica degli ultimi inverni settentrionali....

come si dice dalle nostre parti: "non c'è più l'inverno di una volta"
ciao
ClaudioB
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