Oggi le comiche.
Inviato: sabato 13 gennaio 2007, 17:24
Riassunto dell'uscita di questa mattina.
Dovevamo essere in tre e poi sono andato sa solo.
Arrivo a Fondi e salgo dall'erta del Castello, che come mi aveva detto Girolamo è stata completamente spianata, ora è tutto terriccio e sabbione. Sembrava di correre su una spiaggia inclinata. Il mio "infallibile intuito" mi suggerisce di scendere le Crocette dall'asfalto per salire Monte appiolo dal Lato di Taverna. Così scendo verso Fondi, che la sterrata è più breve e meno tecnica. "Fango e pietre smosse su discrete pendenze con 250 kili sotto il popò non si gestiscono facilmente in discesa", penso. Si, si ho avuto proprio una bella idea!!
La prima parte della salita è un massacro, tra tornantini fangosi e pietrosi, ramponi pietrosi e fangosi, mucche impassibili di traverso nei punti "strategici". Comunque tra una zampata e una sudata arriva il tratto alto, molto più scorrevole e riposante fino al rifugio, dove mi godo sole panorama, riposo e pipì.
Occhei!!! Si riparte, ora è tutto facile fino a gggiù!!
UNA MINCHIA!
Scendendo il largo sentiero si trasforma in un double track che poi lascia vedere chiaramente le impronte dei cingoli di una scavatrice (potete immaginare la guida sul fango solidificato delle impronte dei cingoli...praticamente come guidare un martello pneumatico).
Ma non mi arrendo, passo sul tratto centrale, terra smossa, ma almeno regolare. Regolare fino a quando si trasforma in un canale profondo circa 1 metro. Stanno posando i cavi elettrici per il rifugio.
Mi sposto con l'aiuto del padreterno su un lato e ricomincio col martello pneumatico, con l'aggiunta del fosso a sinistra e del burrone a destra!
Che simpatica scenetta!
Ma dura poco, finalmente la situazione ha un epilogo...
STRADA SBARRATA
Non c'è modo di proseguire, mi tocca girare il Rimorchiatore e tornare su!
Tra un Santo e una Madonna tirati giù dal cielo lo spingo a marcia indietro fino a quando scompare il canale centrale e posso tornare al Rifugio.
Ecco la parte più bella:
Tornando giù per questo che ormai è diventato un calvario, mi sono addobbato tre volte in pietraia. Niente di grave per fortuna, solo un paracarene strisciato. Però ho dovuto sollevare per tre volte da solo la Croce (proprio come un signore ha fatto 2000 anni fà) e non proprio in condizioni facili, come se il peso da solo non bastasse.
Conclusioni:
Mi tengo i paracarena larghi e monto il cupolino stretto.
P.S.
A Itri ho investito un povero gatto che attraversava la strada in curva, a momenti mi addobbo sull'asfalto...
Per fortuna io sono rimasto in sella e dallo specchietto ho visto il gatto che scorreva verso il ciglio della strada.
SIGLAAA!!
Tarattattattatà Tarattattattatà Tarattatà Tarattatà....
Dovevamo essere in tre e poi sono andato sa solo.
Arrivo a Fondi e salgo dall'erta del Castello, che come mi aveva detto Girolamo è stata completamente spianata, ora è tutto terriccio e sabbione. Sembrava di correre su una spiaggia inclinata. Il mio "infallibile intuito" mi suggerisce di scendere le Crocette dall'asfalto per salire Monte appiolo dal Lato di Taverna. Così scendo verso Fondi, che la sterrata è più breve e meno tecnica. "Fango e pietre smosse su discrete pendenze con 250 kili sotto il popò non si gestiscono facilmente in discesa", penso. Si, si ho avuto proprio una bella idea!!
La prima parte della salita è un massacro, tra tornantini fangosi e pietrosi, ramponi pietrosi e fangosi, mucche impassibili di traverso nei punti "strategici". Comunque tra una zampata e una sudata arriva il tratto alto, molto più scorrevole e riposante fino al rifugio, dove mi godo sole panorama, riposo e pipì.
Occhei!!! Si riparte, ora è tutto facile fino a gggiù!!
UNA MINCHIA!
Scendendo il largo sentiero si trasforma in un double track che poi lascia vedere chiaramente le impronte dei cingoli di una scavatrice (potete immaginare la guida sul fango solidificato delle impronte dei cingoli...praticamente come guidare un martello pneumatico).
Ma non mi arrendo, passo sul tratto centrale, terra smossa, ma almeno regolare. Regolare fino a quando si trasforma in un canale profondo circa 1 metro. Stanno posando i cavi elettrici per il rifugio.
Mi sposto con l'aiuto del padreterno su un lato e ricomincio col martello pneumatico, con l'aggiunta del fosso a sinistra e del burrone a destra!
Che simpatica scenetta!
Ma dura poco, finalmente la situazione ha un epilogo...
STRADA SBARRATA
Non c'è modo di proseguire, mi tocca girare il Rimorchiatore e tornare su!
Tra un Santo e una Madonna tirati giù dal cielo lo spingo a marcia indietro fino a quando scompare il canale centrale e posso tornare al Rifugio.
Ecco la parte più bella:
Tornando giù per questo che ormai è diventato un calvario, mi sono addobbato tre volte in pietraia. Niente di grave per fortuna, solo un paracarene strisciato. Però ho dovuto sollevare per tre volte da solo la Croce (proprio come un signore ha fatto 2000 anni fà) e non proprio in condizioni facili, come se il peso da solo non bastasse.
Conclusioni:
Mi tengo i paracarena larghi e monto il cupolino stretto.
P.S.
A Itri ho investito un povero gatto che attraversava la strada in curva, a momenti mi addobbo sull'asfalto...
Per fortuna io sono rimasto in sella e dallo specchietto ho visto il gatto che scorreva verso il ciglio della strada.
SIGLAAA!!
Tarattattattatà Tarattattattatà Tarattatà Tarattatà....