Ho letto su una rivistina consigliatami da Bikelink della polenta di Storo, una di quelle cose che si stanno perdendo.
Come sapete ci sono moltissime varietà alimentari che sono state 'tagliate fuori' dai circuiti della grande distribuzione.
Capisco il perchè: io faccio lo stesso con i miei fornitori. Ma cmq è una cosa che non trovo giusta: avere quindici varietà di granoturco è meglio che averne due. Ebbene: i tenaci trentini di Storo coltivano una specie di granoturco rossastra con la quale si fa una polenta eccezionale. E poi sono elencati le solite robacce come salumi tipici, formaggi particolari, dolci di castagne, etc. Quindi per l'anno prossimo, per i primi giorni di settembre.... un mesetto prima del mio sposalizio... si potrebbe andare a gustare un po di specialità.
Un giro molto particolare: i km sono pochi, quelli per arrivare. Poi si parcheggia la moto e si gira a piedi nei dintorni, al massimo si tira su il mezzo per andare al paesello di fianco. Un turismo che diventa sempre meno moto e sempre più approfondimento del luogo in cui ci si ferma. Il pasto non come MANGIATA, ma il capire che il cibo che si ha sul tavolo è risultante di una cultura, di una tradizione. Tradizioni che sarebbe bello approfondire, magari con un incontro coordinato con l'Apt del luogo, con visite presso i produttori. Che dite? Ogni tanto mi piacerebbe che il nostro mototurismo diventasse motoTURISMO. Non sempre, intendiamoci, però a volte sarebbe bello.
Chi mi aiuta?

Lampz! Schwarz.