Infiliamo l'autostrada, 4° alle 8,45 di una mattina di Febbraio ci stanno..... un po' meno quando dalle parti via novara sulla tangenziale ovest di Milano, una tipica nebbia milanese ci avvolge, scaraventando il termometro della Capo a +1°


Arriviamo al fila forum, sembra il deserto del gobi, freddo e nessuno all'appuntamento milanese, e te pareva, a parole girano il mondo e quando fa freddo spariscono tutti, vabbè, attendiamo le 9,20 e partiamo in direzione Alessandria. Manteniamo una sobria velocità di crociera nella nebbia, 150 Km/h

Lo Zappa guarda la moto, perplesso " non sta su" .. "Cosa ?" chiedo io, "L'olio !" risponde lui, guardo l'astina del V60, trasparente come pochi e mi auto-convinco che in effetti i V60 girano meglio, dicono, con l'olio "basso"..... "va bene così, non preoccuparti" ... lui si fida sempre ... troppo a volte...

Al casello di Alessandria sud, piantata sulla Pegaso, come la spada nella roccia, troviamo la Laura, colore dei capelli rossi, colore della pelle blu cianotico per il freddo. Valchiria in pelle, indistruttibile, scende e da a "tutti" il benevenuto.
Alle 10,45 nessuno.... alle 11 suona il citofono, un baluardo di futuristi, chiama da Asti, sono persi nella nebbia, in lontananza si sentono ulutati sinistri e colpi di fucile, narrano che si siano dovuti fermare a montare le catene da neve.... alle 11,20 quando ormai il freddo c'è penetrato anche nelle ossa, vediamo spuntare una Futura al casello, con sopra Pino e.... TA DA' colpo di schiena, ladies and gentlemen un'altra Falco !!!



Partiamo, direzione Acqui terme, visibilità 70 metri, forse, strada dritta, perdiamo al volo 2 componenti.



Poi all'improvviso il sole, ore 12, dovremmo essere a Finale ligure da li ad un ora, ma ci manca praticamente il 70% del percorso e ovviamente ci fermiamo a fare benzina....







Ripartiamo, e infiliamo la valle del Bormida di Pàllare, tornanti stretti, sale per terra e ghiaia, procediamo a rilento, lo Zappa dietro è una torre di pisa: 1,90 X 105 Kg e la strada sale ... sale sale, spariscono le case, spariscono le auto, non c'è più nulla, siamo in culo ai lupi, la neve fa capolino a bordo strada.
Arriviamo a Bormida Paese, ad un bivio, optiamo per la strada più breve: chiusa per neve, ma il sottoscritto mica vede il cartello, dopo 5/6 Km incrociamo una Jeep con a bordo due oriundi che ci guardano e ci dicono che la strada più avanti è ghiaccio puro: tornare indietro da li non si passa. Temperatura 12° santa Liguria. Torniamo al bivio, infiliamo la strada più lunga, tutta a curve e tornanti, il fondo + o - è accettabile, io mi sono abituato alla torre di Pisa-Zappa e lo uso per fare le curve ad inerzia... come un pendolo... Sul passo del Melogno, un gigantesco generatore eolico per un attimo mi ridona il sorriso, vederlo da vicino è impressionante, con ste pale enormi sferzate dal vento...proseguiamo e arriviamo ad un incrocio con mille cartelli.... ah.... che bello.... la civiltà, dopo tanta natura selvaggia.... c'è nebbia ma non fa freddo, chiamo Gianburrasca, nel frattempo e stato raggiunto anche da Greywolf, sono le 14.00, si sono mummificati attendendoci, ormai no parlano, grugniscono. Li raggiungiamo..... dopo un secondo, erano 100 metri sotto a noi..



Chiamo il ristorante e chiedo il tavolo per le 14,30... il titolare mi fanculizza, io lo fanculizzo, ci fanculizziamo allegramente, mentre tutti fanculizzano me, insomma una roba molto ANAL, che però ci mette appetito e dietro di noi c'è un bel ristorante che prendiamo d'assalto, entro con fare deciso dalla porta guardo la signora al banco, che manco risponde e indica la tavola... SLURP! pranzo ottimo conto, inzomma ma neanche terrificante: 24 euro per doppio giro di carne e polenta: cinghiale agnello capriolo e un ottimo dolcetto e birra. Non male.
Scendiamo verso il mare e ci fermiamo a Finalborgo per 2 chiacchere. Li ci separiamo, il Gianburrasca torna nella sua imperia, il Greywolf torna nella foresta a caccia di lepri, noi ci dirigiamo a Savona, per poi risalire a Carcare e poi prendere l'autostrada e cercare l'olio per la moto del Zappa, però decidiamo che forse è meglio cercare l'olio sul mare, ma no forse è meglio prendere subito l'autostrada ma forse e meglio stare sulla statale, i kilometri passano, i benzinai sono chiusi, l'olio non si trova, le ore passano, ma il mare, quello si che è sempre li a destra ed è bello, azzurro ghiaccio, profumato e stupendo, e la Liguria è sempre terra generosa anche d'inverno, con i suoi 16 ° e l'odore della salsedine......
A Savona, Pino il futurista addocchia un Agip aperto, ci fiondiamo dentro, benza per tutti e olio per lo Zappa, che riprende un colore normale, e si rasserena. Infiliamo la statale qualcosa/bis , una bella strada con Limite di 60 per le moto e di 80 per le auto...... pensavo fosse una leggenda ed invece è vero... esiste veramente... l'idiozia non ha limiti....
Arriviamo a Carcare e rabbocchiamo l'olio alla Falco, cambio a posto, pronti per toranre a casa, ci salutiamo: Laura, Zappa ed io da una parte, Pino e l'amico Falchista dall'altra.... Infiliamo la Valle del Bormida al contrario, sono le 17, comincia a scendere il sole, la tempereatura si abbassa, ma la voglia di tornare a casa è tanta e ci diamo dentro col gas
Ad Alessandria Sud fa freddo ed è buio, la temperatura in autostrada scende a vista d'occhio, 10-8-6, a Vercelli, quando Laura si separa da noi, il termometro segna 5, ma di strada per tornare a casa ce n'è ancora e il colpo di scena deve ancora avvenire: All'uscita di Rho lo Zappa fa un quasi dritto, di nuovo l'olio frizione se n'è andato e il cambio non va più. Siamo vicini a casa e stanchi, piano piano arrviamo a Saronno, sono le 21, Zap abbandona la Falco nel mio garage e mestamente viene riaccompagnato a casa dal sottoscritto.........