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Per un ultimo saluto a Fabrizio...

Inviato: mercoledì 12 gennaio 2005, 13:48
da Gianburrasca
Chi volesse, può cliccare qui:

http://www.fabriziomeoni.it/fm/ns.asp

Credo che alla famiglia potrà far piacere...

Un altro sogno che svanisce

Inviato: mercoledì 12 gennaio 2005, 18:13
da sandromonza
Dire scioccato è dire poco, sono un ex endurista giusto dell'età di Fabrizio, so quanto cuore e passione ci vogliono per praticare questo sport.............. che la colpa di questi drammi è la velocità eccessiva a cui un pilota è costretto ad andare per recuperare sulla tabella oraria è poco ma sicuro, reputo che una parte della colpa di quello è accaduto a Fabrizio ed agli altri che ci hanno lasciato sia degli Organizzatori che si inventano percorsi sempre più spettacolari ed impegnativi per far felici gli Sponsor. Se vi capita ascoltate cosa dice Meoni nelle ultime interviste a proposito di tappe con arrivi di notte con passaggi di 40 Km di percorrenza con medie da 1 e 2 marcia in mezzo "all'erba dei cammelli".
Una distrazione, un controllo al road-book, la stanchezza e per recuperare il tempo perso devi andare a 180 all'ora e poi.............ciao Fabrizio, te ne sei andato facendo quello che ti piaceva fare, è l'unica consolazione che ci rimane.

Inviato: mercoledì 12 gennaio 2005, 19:15
da carlodg
Nato nel mio stesso anno ...

Inviato: mercoledì 12 gennaio 2005, 19:21
da condor
La perdita di un grande campione è sempre un momento di tristezza, di malinconia, per tanti sportivi, per una nazione intera che si raccoglie attorno al ricordo di un uomo che ha scelto di vivere sempre al limite e di non accontentarsi mai dei risultati ottenuti, che ha rappresentato la nostra nazione in tutto il mondo in modo positivo. Secondo me i "se ed i "ma" non aiutano nessuno lui sapeva bene i rischi a cui andava incontro per cui oggi possiamo solo ricordarlo.

Inviato: mercoledì 12 gennaio 2005, 20:21
da LUISSONE68
Quando l'ho sentito x radio non ci volelo credere un campione prima come uomo poi come campione cristallino.Una di quelle persone che riesce a farsi voler bene persino dai suoi avversari.Non credo che fosse una persona che non si accontentasse dei suoi risultati ma piuttosto che avesse una passione smisurata.

Inviato: mercoledì 12 gennaio 2005, 22:33
da Moma
Ho visto Meoni partire da Barcellona, con la sua KTM blu. L'ho visto sicuro, entusiasta. Non ho pensato ai pericoli di questa gara che, come il TT all'isola di Man, forse non hanno alcun senso.

Certo, le gare motoristiche di ogni genere comportano rischi che ognuno si assume in proprio, ma correre contro il tempo in quei contesti desertici.....non può valere il prezzo di una vita.

Inviato: giovedì 13 gennaio 2005, 8:48
da Ardocapo
A causa di una stupida incomprensione con lo staff, ho cancellato molti messaggi.... che deficente!

Inviato: giovedì 13 gennaio 2005, 8:59
da Ardocapo
A causa di una stupida incomprensione con lo staff, ho cancellato molti messaggi.... che deficente!

Inviato: giovedì 13 gennaio 2005, 9:01
da Pacifico
Ardo... mi hai tolto le parole di bocca........ ed il pensiero.

Inviato: giovedì 13 gennaio 2005, 9:50
da elisocofra
Ardocapo ha scritto:Sono pronto a beccarmi le critiche di tutti...
Vi posso garantire che sono stato il primo a piangere per la morte di Meoni ma non mi sento di voler cercare colpevoli a tutti i costi...... i percorsi della Dakar diventano sempre più spettacolari e pericolosi ed i piloti prima di ogni gara conoscono benissimo cio a cui vanno incontro e non so se lo fanno per mestiere o per passione ma so per certo che nessuno gli punta una pistola alla tempia per farli correre.
Tante le vittime del Free Jumping, dell'alpinismo e di tanti altri sport estremi.... ma sono vittime di loro stessi....
Piangiamo quindi insieme la morte del Campione e vi prego... ricordiamolo per le sue impreese, ricordiamolo perchè un po lo sentiamo "collega", non macchiamo il suo ricordo con il desiderio di vendetta o con la cattiveria di doversela prendere con qualcuno a tutti i costi.

P.S.: non sparate sulla crocerossa
Concordo su tutto.

Inviato: giovedì 13 gennaio 2005, 14:47
da Pacifico
Concludo questo saluto dicendo....

Noi abbiamo ammirato Meoni per le sue gesta, per le vittorie alla Parigi Dakar e ad altre mitiche manifestazioni, abbiamo ammirato il suo caraggio e la sua capacità professionale, abbiamo ammirato il motociclista che corre a tutto gas sulla sabbia vedendolo saltare da una duna all'altra come se fosse in mare.....

Poi il mito del deserto è anche un uomo che poco conosciamo personalmente se non i suoi più stretti collaboratori e la sua famiglia.....

Ma sopratutto, Meoni, correva per se e per le sue più intime soddisfazioni, accettando il rischio. Non è la prima volta che succede ma la voglia di raggiungere certi limiti và al di là della comprensione comune semplicemente perchè non abbiamo scelto la loro strada, come loro non capirebbero una vita come la nostra.....

Nei giri del mondo a vela di gente se ne è persa tantissima ma la voglia di gareggiare e di portare le barche al limite non smette mai......

Tutte le gare al mondo hanno un fondo di rischio....... il rispetto verso questi uomini è quello di rispettare le loro scelte..... niente di più.

Se Meoni non fosse morto.... anche tra 50 anni lo avremmo ricordato come il vincitore della Parigi Dakar....

Inviato: giovedì 13 gennaio 2005, 18:59
da Max_72
Uno come lui poteva solo morire in quel modo: in moto.
Era un grande.

Addio Fabrizio... lamps!

Inviato: giovedì 13 gennaio 2005, 22:05
da omer68
Addio grande Fabrizio...

Ma ricordiamoci che sono morti altri tre motociclisti...un pensiero anche a loro...

Inviato: venerdì 14 gennaio 2005, 16:35
da ALEX (LI)
Tanti possono diventare grandi campioni, ma pochi saranno poi grandi uomini nella vita di tutti i giorni, con gli affetti, la famiglia, gli amici, questo era Fabrizio, mio coetaneo avrei sperato prima o poi di consoscerlo, non ci sono riuscito e mi dispiace, ricordiamolo per le sue grandi passioni: la moto e l'Africa, è deceduto facendo quello che più gli piaceva, ogni altro discorso mi sembra inutile.
Noi di M&TOOR abbiamo inviato un mazzo di fiori al suo funerale grazie alla partecipazione di Gino Chiuppesi, ex aprilista che era presente alla cerimonia, un vero strazio......

Inviato: martedì 18 gennaio 2005, 12:59
da Brian
Quando ho letto la notizia non ci volevo credere...
Poi è tornato alla mia mente il ricordo di ciò che diceva mio nonno, ormai anziano: aveva un ultimo grande timore, morire nel letto di casa sua, magari dopo lunga e penosa agonia...

Beati coloro che passano a miglior vita mentre fanno ciò che hanno sempre voluto e potuto fare...

Speramo solo che da lassù continui a vegliare su tutti noi...
Addio Fabrizio.