Rapportatura Caponord
Inviato: domenica 14 febbraio 2016, 18:17
liberamente tratto e modificato dahttp://www.motovita.it/accorciare-e-allungare- ... 0/10/2014/
Non so se è stato trattato questo dilemma.......io lo posto qua..poi gli amministratori lo possono spostare o cancellare a loro discrezione .....
Cosa significa accorciare o allungare le marce di una moto?
Partiamo col dire che le marce, o rapporti, non possono essere allungate in quanto i rispettivi ingranaggi si trovano all’interno del blocco motore.
Quello che viene modificato è la trasmissione finale, ossia pignone e corona.
Pignone e corona possiedono dei cosiddetti denti.
Il numero di denti del pignone è solitamente inferiore a quello della corona: il rapporto è indicativamente di 1 a 3, quindi possiamo trovare per esempio un pignone di 16 denti accoppiato ad una corona di 45 denti.
Questa scelta ha alla base delle motivazioni tecniche ben precise che al momento non ci interessano.
Tuttavia è possibile acquistare corone e pignoni caratterizzati da dentature differenti.
Tornando all’esempio iniziale, potremmo ad esempio voler accorciare la rapportatura finale del mezzo installando una corona di dimensioni maggiori: per esempio da 46-47 denti.
Così facendo andremmo a modificare il rapporto tra pignone e corona, e a parità di numero di giri del motore si otterranno meno giri della corona e quindi della ruota posteriore.
Lo stesso effetto può essere ottenuto montando un pignone più piccolo, per esempio da 15 denti; ma così facendo si otterrà un accorciamento dei rapporti ancora maggiore, infatti un dente del pignone corrisponde a 3 denti della corona (nel nostro esempio).
Facciamo due calcoli:
17-45 ------rapporto originale caponord -0,37
17-47-----------------------------------------0,36
16-45 ---rapporto originale caponord RR 0,35
16-47--- rapporto caposcimmia -----------0,34
15-45------------------------------------------0,33
15-47------------------------------------------0,31
Cosa significano questi numeri?
Semplice: ci dicono qual è il rapporto tra i giri del cambio e quelli della ruota posteriore, infatti il pignone è collegato al cambio mentre la corona è fissata alla ruota posteriore.
Semplificando al massimo possiamo dire che ad ogni singolo giro del cambio la ruota posteriore compie 0,37 giri, oppure 0,35, oppure 0,34 oppure 0,33 oppure ancora 0,31
Ma in pratica?
Moltiplicando queste cifre per i giri reali del cambio, che a velocità autostradale possono arrivare fino a 40 al secondo, otteniamo delle notevoli differenze nella rapportatura finale della moto e quindi nel tipo di comportamento del mezzo.
Proviamo a moltiplicare per 100 in modo da ottenere cifre più comprensibili.
0,37 x 100 = 37 giri della ruota posteriore
0,36 x 100 = 36 giri della ruota posteriore
0,35 x 100 = 35 giri della ruota posteriore
0,34 x 100 = 34 giri della ruota posteriore
0,33 x 100 = 33 giri della ruota posteriore
0,31 x 100 = 31 giri della ruota posteriore
34 giri della ruota posteriore anziché 37 producono nel mezzo una velocità inferiore del 9% (circa). In sostanza, se prima della modifica la moto viaggiava a 100 km/h e a 5000 giri/min, dopo aver montato un pignone con un dente in meno e una corona con un dente in più otterremo, a parità di giri del motore, una velocità di circa 91 km/h.
L’effetto finale sulla ripresa del mezzo si farà sentire e si riceverà la sensazione di aver innestato una marcia più bassa (per esempio la quinta marcia anziché la sesta).
Cosa comporta l’accorciamento della rapportatura finale?
1) Maggior ripresa e solitamente anche maggior accelerazione;
2) consumi più elevati a parità di velocità;
3) maggiore usura del motore e del cambio a parità di velocità;
Allungamento dei rapporti?
Per allungare i rapporti bisogna installare un pignone più grande e/o una corona più piccola, per esempio:
16 / 45 = 0,35
16 / 47 = 0,34
0,35 x 100 = 35 giri della ruota posteriore
0,34 x 100 = 34 giri della ruota posteriore
In parole povere significa che a parità di giri del motore la moto viaggia ad una velocità più elevata poiché la ruota posteriore compie un numero superiore di giri.
La rapportatura 16/45 produce un allungamento del rapporto finale pari ad un 9% circa.
Dunque, a 5000 giri/min la nostra moto viaggerà a 109 km/h anziché a 100 km/h.
Cosa comporta l’allungamento della rapportatura finale?
1) Meno ripresa/accelerazione e maggior fluidità di marcia;
2) consumi inferiori a parità di velocità;
3) minor usura del motore e del cambio;
Ha senso accorciare/allungare i rapporti di una moto?
La risposta non è univoca, anche se in generale direi che non ha molto senso.
L’accorciamento può essere fatto su un mezzo poco potente, per esempio una moto da 125cc, per ottenere maggior accelerazione.
Oppure su un mezzo da utilizzare in fuoristrada con il fine di adattarlo al tipo di percorso da affrontare.
Non vedo invece la necessità di accorciare i rapporti in una moto potente utilizzata in strada.
Mentre l’allungamento può avere senso proprio su moto potenti che riuscirebbero così a consumare un po’ meno senza perdere eccessivamente in prestazioni.
Cosa conviene sostituire? Pignone o Corona?
Dipende dall’entità della modifica.
La sostituzione del pignone è più semplice e rapida, ma produce effetti maggiori rispetto alla sostituzione della corona (ricordiamoci che un dente del pignone corrisponde a circa 3 denti della corona).corona-pignone-catena
Se si vuole ottenere un allungamento/accorciamento lieve, è meglio operare sulla corona optando per 1-2 denti in più o in meno.
Velocità massima!
So che molti di voi sono fissati con la velocità di punta della propria moto, perciò è bene sfatare subito una falsa credenza. La velocità massima non aumenta quasi mai modificando i rapporti della moto.
Allungandoli è addirittura probabile che essa diminuisca leggermente, o che sia raggiungibile soltanto con una marcia più bassa (per esempio la 5° anziché la 6°).
Effetti collaterali
Sì, ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione prima di andare a modificare una moto, anche se si tratta soltanto di un banale pignone.
Montando un pignone più piccolo e mantenendo la catena originale si dovrà far scorrere la ruota posteriore leggermente all’indietro per mantene la corretta tensione della catena.
Allo stesso modo, montando una corona più grande si dovrà spostare leggermente in avanti la ruota posteriore.
Una modifica apparentemente innocua che va però ad alterare le quote ciclistiche del mezzo: interasse e in minima parte anche avancorsa.
Modificare i sottili equilibri ciclistici di una moto è un’operazione da non sottovalutare mai.
Bisogna essere consapevoli di ciò che si sta facendo!
Inoltre è possibile che l’usura del gruppo catena-corona-pignone proceda più rapidamente.
Non so se è stato trattato questo dilemma.......io lo posto qua..poi gli amministratori lo possono spostare o cancellare a loro discrezione .....
Cosa significa accorciare o allungare le marce di una moto?
Partiamo col dire che le marce, o rapporti, non possono essere allungate in quanto i rispettivi ingranaggi si trovano all’interno del blocco motore.
Quello che viene modificato è la trasmissione finale, ossia pignone e corona.
Pignone e corona possiedono dei cosiddetti denti.
Il numero di denti del pignone è solitamente inferiore a quello della corona: il rapporto è indicativamente di 1 a 3, quindi possiamo trovare per esempio un pignone di 16 denti accoppiato ad una corona di 45 denti.
Questa scelta ha alla base delle motivazioni tecniche ben precise che al momento non ci interessano.
Tuttavia è possibile acquistare corone e pignoni caratterizzati da dentature differenti.
Tornando all’esempio iniziale, potremmo ad esempio voler accorciare la rapportatura finale del mezzo installando una corona di dimensioni maggiori: per esempio da 46-47 denti.
Così facendo andremmo a modificare il rapporto tra pignone e corona, e a parità di numero di giri del motore si otterranno meno giri della corona e quindi della ruota posteriore.
Lo stesso effetto può essere ottenuto montando un pignone più piccolo, per esempio da 15 denti; ma così facendo si otterrà un accorciamento dei rapporti ancora maggiore, infatti un dente del pignone corrisponde a 3 denti della corona (nel nostro esempio).
Facciamo due calcoli:
17-45 ------rapporto originale caponord -0,37
17-47-----------------------------------------0,36
16-45 ---rapporto originale caponord RR 0,35
16-47--- rapporto caposcimmia -----------0,34
15-45------------------------------------------0,33
15-47------------------------------------------0,31
Cosa significano questi numeri?
Semplice: ci dicono qual è il rapporto tra i giri del cambio e quelli della ruota posteriore, infatti il pignone è collegato al cambio mentre la corona è fissata alla ruota posteriore.
Semplificando al massimo possiamo dire che ad ogni singolo giro del cambio la ruota posteriore compie 0,37 giri, oppure 0,35, oppure 0,34 oppure 0,33 oppure ancora 0,31
Ma in pratica?
Moltiplicando queste cifre per i giri reali del cambio, che a velocità autostradale possono arrivare fino a 40 al secondo, otteniamo delle notevoli differenze nella rapportatura finale della moto e quindi nel tipo di comportamento del mezzo.
Proviamo a moltiplicare per 100 in modo da ottenere cifre più comprensibili.
0,37 x 100 = 37 giri della ruota posteriore
0,36 x 100 = 36 giri della ruota posteriore
0,35 x 100 = 35 giri della ruota posteriore
0,34 x 100 = 34 giri della ruota posteriore
0,33 x 100 = 33 giri della ruota posteriore
0,31 x 100 = 31 giri della ruota posteriore
34 giri della ruota posteriore anziché 37 producono nel mezzo una velocità inferiore del 9% (circa). In sostanza, se prima della modifica la moto viaggiava a 100 km/h e a 5000 giri/min, dopo aver montato un pignone con un dente in meno e una corona con un dente in più otterremo, a parità di giri del motore, una velocità di circa 91 km/h.
L’effetto finale sulla ripresa del mezzo si farà sentire e si riceverà la sensazione di aver innestato una marcia più bassa (per esempio la quinta marcia anziché la sesta).
Cosa comporta l’accorciamento della rapportatura finale?
1) Maggior ripresa e solitamente anche maggior accelerazione;
2) consumi più elevati a parità di velocità;
3) maggiore usura del motore e del cambio a parità di velocità;
Allungamento dei rapporti?
Per allungare i rapporti bisogna installare un pignone più grande e/o una corona più piccola, per esempio:
16 / 45 = 0,35
16 / 47 = 0,34
0,35 x 100 = 35 giri della ruota posteriore
0,34 x 100 = 34 giri della ruota posteriore
In parole povere significa che a parità di giri del motore la moto viaggia ad una velocità più elevata poiché la ruota posteriore compie un numero superiore di giri.
La rapportatura 16/45 produce un allungamento del rapporto finale pari ad un 9% circa.
Dunque, a 5000 giri/min la nostra moto viaggerà a 109 km/h anziché a 100 km/h.
Cosa comporta l’allungamento della rapportatura finale?
1) Meno ripresa/accelerazione e maggior fluidità di marcia;
2) consumi inferiori a parità di velocità;
3) minor usura del motore e del cambio;
Ha senso accorciare/allungare i rapporti di una moto?
La risposta non è univoca, anche se in generale direi che non ha molto senso.
L’accorciamento può essere fatto su un mezzo poco potente, per esempio una moto da 125cc, per ottenere maggior accelerazione.
Oppure su un mezzo da utilizzare in fuoristrada con il fine di adattarlo al tipo di percorso da affrontare.
Non vedo invece la necessità di accorciare i rapporti in una moto potente utilizzata in strada.
Mentre l’allungamento può avere senso proprio su moto potenti che riuscirebbero così a consumare un po’ meno senza perdere eccessivamente in prestazioni.
Cosa conviene sostituire? Pignone o Corona?
Dipende dall’entità della modifica.
La sostituzione del pignone è più semplice e rapida, ma produce effetti maggiori rispetto alla sostituzione della corona (ricordiamoci che un dente del pignone corrisponde a circa 3 denti della corona).corona-pignone-catena
Se si vuole ottenere un allungamento/accorciamento lieve, è meglio operare sulla corona optando per 1-2 denti in più o in meno.
Velocità massima!
So che molti di voi sono fissati con la velocità di punta della propria moto, perciò è bene sfatare subito una falsa credenza. La velocità massima non aumenta quasi mai modificando i rapporti della moto.
Allungandoli è addirittura probabile che essa diminuisca leggermente, o che sia raggiungibile soltanto con una marcia più bassa (per esempio la 5° anziché la 6°).
Effetti collaterali
Sì, ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione prima di andare a modificare una moto, anche se si tratta soltanto di un banale pignone.
Montando un pignone più piccolo e mantenendo la catena originale si dovrà far scorrere la ruota posteriore leggermente all’indietro per mantene la corretta tensione della catena.
Allo stesso modo, montando una corona più grande si dovrà spostare leggermente in avanti la ruota posteriore.
Una modifica apparentemente innocua che va però ad alterare le quote ciclistiche del mezzo: interasse e in minima parte anche avancorsa.
Modificare i sottili equilibri ciclistici di una moto è un’operazione da non sottovalutare mai.
Bisogna essere consapevoli di ciò che si sta facendo!
Inoltre è possibile che l’usura del gruppo catena-corona-pignone proceda più rapidamente.