Ciao Ervi,
l'argomento è interessante e sono ben contento di discuterne.
ervi ha scritto:Per candele troppo fredde intendevo quando il motore è freddo e quindi le candele non raggiungono la temperature utile all'auto pulizia delle stesse. in detto momento richiedono maggior voltaggio per l'accensione. Le candele vecchie (consumo elettrodi ) o sporche hanno un comportamento elettrico simile a quello che normalmente avviene a motore/candele freddi.
Ok, allora in questo caso occorre precisare che con candele fredde, cioè nei primi cicli di accensione, la temperatura dei reofori della candela è bassa ma questo non cambia apprezzabilmente il valore di tensione tra i terminali. In realtà con temperature basse è la miscela aria-benzina che è diversa in quanto buona parte della benzina iniettata viene condensata sulle pareti dei condotti, delle valvole e anche sulla candela stessa dimagrendo la miscela e quindi innalzando la tensione di innesco dell'arco a valori tali che potrebbe innescarsi in altri punti di collegamento del cablaggio, assorbendo tutta l'energia in un tempo breve e non più sufficiente ad accendere e mantenere il fronte di fiamma della miscela magra. Per ovviare a questo problema, nei primi cicli motore, le centraline di solito caricano il primario delle bobine con correnti più elevate del normale (e questo si che può portare a problemi di dissipazione della bobina e della centralina come forse qualcuno ha avuto modo di provare sulle centraline dei motori della Fiat 1.2 8V di 8-10 anni fa). Con correnti più elevate (tanto a bassi giri c'è tutto il tempo per caricare le bobine con correnti alte) c'è una maggiore energia disponibile che viene usata per compensare il problema della miscela magra e/o bruciare i depositi carboniosi che si possono formare sulla candela fredda.
ervi ha scritto:- perchè leggo in diversi articoli che vi è una relazione tre l'usura delle candele, in particolare il gap tra elettrodo centrale e elettrodo di massa, ed il riscaldamento eccessivo della bobina d'accensione con possibile conseguente guasto?.......Overheating:
One of the most common causes of ignition coil failure is overheating due to excessive spark gap. Spark plugs that are gapped excessively large require additional voltage for the spark to jump from electrode to electrode. This causes additional load on the ignition coils and subsequently causes the internal coils to heat up.
Questa affermazione così come scritta secondo me è errata e non riesco nemmeno a comprendere il principio fisico con cui una differente temperatura degli elettrodi possa influenzare la tensione di scarica in maniera disastrosa. Stiamo parlando di correnti di decine di mA con differenze di valori di resistenza dovuta alla temperatura dell'ordine degli ohm (basta conoscere il delta T ed il coefficiente di temperatura della conducibilità dell'acciaio, del platino o dell iridio per i pochi mm di lunghezza dei terminali). L'aumento di tensione in se non provoca un aumento in temperatura della bobina, quanto la possibilità di innescare degli archi all'interno dell'isolamento della bobina stessa provocando dei mini cortocircuiti sul secondario della bobina. Ma in questo caso il problema non è la dissipazione ma la scintilla che scocca nella bobina (o nei cavi difettosi) piuttosto che in camera di combustione compromettendo l'accensione della miscela.
Questa frase è corretta se si intende non la candela da sola in aria libera quanto la sua capacità di innescare l'arco in un ambiente con miscela fredda come scritto sopra.
ervi ha scritto:If there is an open plug or wire, the plug will not fire causing the firing voltage to shoot up to the maximum output of the coil.
Badly worn plugs or plugs that have been misgapped too wide will also increase the firing voltage dramatically (as can a bad rotor and/or ignition cables with excessive resistance).
Parole sacrosante e questa frase risponde anche alla tua domanda del perchè alcune moto sofforno di guasti bobine e altre no. Io ho infatti qualche dubbio sulla qualità delle connessioni dei cavi alta tensione originali Aprilia. Ho aperto una piccola indagine qui:
http://www.apriliaontheroad.com/forum20 ... &start=135. Le stesse bobine comunque sono utilizzate come saprai su diversi modelli di auto (Fiat e Renault) e mio fratello sulla sua Scenic ne ha cambiate 2. Sono sicuramente bobine un po' tirate come prestazioni ed in particolare sui materiali usati per gli isolamenti interni. Non credere che la Capo sia particolarmente diversa dalle altre moto, però io credo che il cablaggio sia più sfigato rispetto ad altre.
Io a 35000km ho ancora le bobine originali (sgrat -sgrat) ma ho messo i cavi Brecav perchè mi era rimasto una attacco bobina in mano dopo averlo appena toccato!!
Nel sito della Denso (che insieme alla NGK ritengo siano i migliori in assoluto a far candele, NGK ne può produrre 2M al giorno!!) danno indicazione di cambiare candele ogni 5000 km perchè generalmente sulle moto le candele sono più soggette ad imbrattamento ed usura perchè con impianti di accensione meno sofisticati rispetto alle auto, ovvero energie di scariche meno controllate, accensioni elettroniche a scarica capacitiva (anzichè le moderne induttive come sulle auto) che tendono a consumare di più gli elettrodi, temperature della camera di scoppio più alte che erodono maggiormente gli elettrodi (effetto termoionico), uso di bobine bi-corna cioè due candele per ciascuna bobina (una candela si trova polarizzata al contrario rispetto all'altra per cui gli elettroni vengono sparati via anzichè attratti dalla scarica oppure per la presenza della scintilla persa) e poi anche perchè ne devono vendere altrimenti chiudono bottega.
Scusa se mi sono dilungato ma spero di aver chiarito il mio punto di vista.
Qui riporto altri post sull'argomento:
http://www.apriliaontheroad.com/forum20 ... na#p434872
http://www.apriliaontheroad.com/forum20 ... a&start=15
http://www.apriliaontheroad.com/forum20 ... &start=135