Dal forum Fazeritalia, interessante discussione sul funzionamento del regolatore di tensione. Se qualcuno è più esperto di me, sa dirmi se il nostro è un vero regolatore o se come su Fazer e VFR funziona in "cortocircuito" ? (motivo per cui con alti assorbimenti e intenso calore di potrebbe bruciare).
http://www.fazeritalia.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2677
Ciao
Info utili su alternatore-regolatore
- gigabike
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Dategli il gas, non fate la guerra.
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Disavventure e rimedi per la VFR. Forse non c'entra niente, ma da quando mi si è rotto sto cercando di sviscerare la faccenda per capire se posso fidarmi ancora della mia moto.
http://www.motoliguri.com/hermannvfr/te ... index.html
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Giga,
premetto che ti parlo da "vecchio" radiotecnico (non da Ingegnere, che non sono). Ho letto il sito fazer e volevo dire la mia.
I tipi piu diffusi/comuni di regolatori di tensione sono di due tipi:
quelli "serie", dove il regolatore stesso funziona come resistenza variabile IN SERIE al carico (l'impianto elettrico e le sue utenze) per cui all'aumentare della tensione in ingresso o al diminuire dell'assorbimento del carico la resistenza "aumenta", mentre se la tensione in ingresso diminuisce o il carico aumenta, la resistenza "diminuisce" bilanciando di fatto la tensione in uscita.
quelli "shunt" o paralleli, dove la regolazione avviene in un certo qual modo "cortocircuitando" la tensione in eccesso; il regolatore si comporta come una resistenza IN PARALLELO al carico (in gergo "shunt") per cui in caso di aumento di tensione in ingresso o diminuzione del carico la "resistenza" "diminuisce" e viceversa.
Tutto questo pippone per chiarire il mio punto di vista, cioe' che un regolatore "shunt" e' a pieno titolo un regolatore di tensione, e che la scelta di questo tipo di regolatore non costituisce di per se' un fattore di demerito. Inoltre, se l'assorbimento e' troppo alto, con questo tipo di regolatore la potenza dissipata, quindi, il riscaldamento, dovrebbe diminuire e non aumentare (salvo la dissipazione dei diodi di raddrizzamento da corrente alternata a continua che, comunque anche sul regolatore "serie" si scalderebbero di piu).
L'altra cosa che ho letto nel sito, che non mi trova d'accordo e' sulla presunta superiorita' della modalita' di regolazione dell'alternatore ottenuta "eccitando" opportunamente in corrente continua il rotore (o lo statore ... boh!!), perche, per ottenere la regolazione, e' necessario veicolare questa tensione sul rotore tramite spazzole che si consumano e che ti lasciano a piedi lo stesso (anzi, sulla mia vecchia Renault 11 si sono consumate le strisce di contatto fissate sul rotore PRIMA delle spazzole, e ho dovuto sostituire l'alternatore)
Dal manuale di officina non si capisce che tipo di regolatore viene usato sulla Capy; magari consultando il sito del produttore del pezzo si riesce a capire (anche se come avrai capito non lo ritengo un parametro di particolare importanza; comunqu controllero').
Secondo me sarebbe utile controllare i parametri di funzionamento dell'impianto elettrico seguendo il manuale di officina. Probabilmente troveremo che tutto e' a posto e che il riscaldamento e' fisiologico e puoi stare tranquillo.
Se vuoi, quando passi per Roma, possiamo tentare di fare questi controlli (basta un tester e la pazienza/buona volonta') e di migliorare la dissipazione del regolatore con del grasso al silicone (ammesso che ci siano punti di contatto utili con il telaio della moto)
Saluti
Marco
premetto che ti parlo da "vecchio" radiotecnico (non da Ingegnere, che non sono). Ho letto il sito fazer e volevo dire la mia.
I tipi piu diffusi/comuni di regolatori di tensione sono di due tipi:
quelli "serie", dove il regolatore stesso funziona come resistenza variabile IN SERIE al carico (l'impianto elettrico e le sue utenze) per cui all'aumentare della tensione in ingresso o al diminuire dell'assorbimento del carico la resistenza "aumenta", mentre se la tensione in ingresso diminuisce o il carico aumenta, la resistenza "diminuisce" bilanciando di fatto la tensione in uscita.
quelli "shunt" o paralleli, dove la regolazione avviene in un certo qual modo "cortocircuitando" la tensione in eccesso; il regolatore si comporta come una resistenza IN PARALLELO al carico (in gergo "shunt") per cui in caso di aumento di tensione in ingresso o diminuzione del carico la "resistenza" "diminuisce" e viceversa.
Tutto questo pippone per chiarire il mio punto di vista, cioe' che un regolatore "shunt" e' a pieno titolo un regolatore di tensione, e che la scelta di questo tipo di regolatore non costituisce di per se' un fattore di demerito. Inoltre, se l'assorbimento e' troppo alto, con questo tipo di regolatore la potenza dissipata, quindi, il riscaldamento, dovrebbe diminuire e non aumentare (salvo la dissipazione dei diodi di raddrizzamento da corrente alternata a continua che, comunque anche sul regolatore "serie" si scalderebbero di piu).
L'altra cosa che ho letto nel sito, che non mi trova d'accordo e' sulla presunta superiorita' della modalita' di regolazione dell'alternatore ottenuta "eccitando" opportunamente in corrente continua il rotore (o lo statore ... boh!!), perche, per ottenere la regolazione, e' necessario veicolare questa tensione sul rotore tramite spazzole che si consumano e che ti lasciano a piedi lo stesso (anzi, sulla mia vecchia Renault 11 si sono consumate le strisce di contatto fissate sul rotore PRIMA delle spazzole, e ho dovuto sostituire l'alternatore)
Dal manuale di officina non si capisce che tipo di regolatore viene usato sulla Capy; magari consultando il sito del produttore del pezzo si riesce a capire (anche se come avrai capito non lo ritengo un parametro di particolare importanza; comunqu controllero').
Secondo me sarebbe utile controllare i parametri di funzionamento dell'impianto elettrico seguendo il manuale di officina. Probabilmente troveremo che tutto e' a posto e che il riscaldamento e' fisiologico e puoi stare tranquillo.
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Saluti
Marco
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Credo che se uniamo i cervelli del forum potremmo risolvere tutti i problemi che ci capitano e poi mandare le soluzioni in Aprilia ...
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