se c'è una buca conviene farci "cadere dentro" tutta la moto o "appiattirla" con l'ammortizzatore?
se alla buca l'ammortizzatore sarà completamente esteso la moto potrà solo seguire la ruota nell'avvallamento,
mentre se avrà delle riserve sull'escursione potrà far seguire l'avvallamento alla ruota senza scomodare il resto del mezzo.
OK fin qui?
se però fosse già troppo compresso prima di "scendere" potrebbe andare a pacco uscendo dall'avvallamento, facendo "scalciare" così la moto
Le riserve di sopra sono il SAG: la corsa lasciata basilarmente "libera" per l'estensione dell'ammortizzatore.
Che -da quanto ne so- conviene aggiustare nella misura di ± 1/3 della corsa possibile all'anteriore e di ± 1/4 di quella possibile al posteriore come miglior compromesso fra sostegno e reattività per la guida su strada
(in Off chiaramente le sollecitazioni sono ben differenti fra sassi di 10 e più cm e atterraggi dopo un salto

)
...
Le nostre sospensioni sono composte da due elementi:
- corpo pompante
- molla
il Pompante dissipa energia cinetica in compressione e in estensione trasformandola nella pressione dell'olio
che dissipa più o meno velocemente in base alla viscosità dello stesso in rapporto alla portata delle valvole montate nel pompante
(sia i "buchi" che abbiamo nei nostri pifferi all'anteriore che gli shim nel pompante posteriore sono appunto le valvole in questione)
la Molla trasmette l'energia cinetica (Peso) al pompante
in compressione facendosene carico,
in estensione ristendendosi lei stessa.
È dunque alla molla che si regola lo stato "neutro" cui l'ammortizzatore tende a tornare dopo ogni sollecitazione:
questa regolazione è il Precarico.
Dato che in una molla il rapporto fra carico e compressione resta costante (tot mm di compressione = tot Kg di carico)
si può pre-caricarla del peso previsto comprimendola dell'equivalente in mm.
Una volta pre-compressa la molla si schiaccerà ulteriormente solo se il carico supererà quello così settato.
Chiaro anche questo?
E qui entrano in gioco la nostra ghiera del precarico al posteriore e il consiglio di sfilare le forcelle all'anteriore:
dietro => girando la ghiera aumentiamo o diminuiamo la compressione di base della molla del mono
(fra min e max circa 10 mm che dovrebbero corrispondere ai 210 kg di carico massimo consentito)
davanti => non abbiamo regolazioni ma andando a modificare la "pendenza" della moto
modifichiamo la ripartizione del peso fra ant e post pre-caricando alla bisogna la forcella (entro certi limiti chiaramente)
Seguendo fin qui dovrebbe risultare chiaro come un precarico eccessivo vada a compromettere la reattività dell'ammortizzatore
(facendo per esempio saltare anteriore e/o posteriore ad ogni asperità invece di assorbirla)
uno insufficiente ne infici invece il sostegno e con lui la stabilità del mezzo in movimento
(andando per esempio "a pacco" in frenata)
P.S.
"a pacco" significa una molla completamente compressa (che non può più caricarsi ulteriormente)
e un pompante a fine corsa (che non può più neanche lui dissipare ulteriori sollecitazioni)
col risultato di trasmettere direttamente ogni sollecitazione al resto del mezzo:
ogni asperità farebbe saltare o sbandare la ruota in questione
