GOMME & GOMME
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Re: GOMME & GOMME
Su Pneus-online. Il primo treno a fine marzo l'ho pagato 190 € il secondo a settembre 201.... Per dirti della serietà della ditta, ti posso garantire che le gomme tutte e le due volte sono arrivate in due giorni dall'ordine..



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Re: GOMME & GOMME
Quello che non capito di queste gomme, le scout, è il fatto di essere M+S per via della scolpitura della mescola o della carcassa rigida o tutto insieme.
Ne ho sentito parlare molto bene da alcuni superteneristi, ma sono buoni manici in off serio per cui il loro giudizio per quel che mi riguarda è piutosto relativo, viste le mie capacità in tal senso.
Per altri essendo, un compomesso, non vanno ne bene ne male
Ciò su cui tutti concordano è la durata più che buona, il che mi fa pensare ad una certa durezza della mescola ed anche alla scolpitura al centro poco fuoristradistica.

Ne ho sentito parlare molto bene da alcuni superteneristi, ma sono buoni manici in off serio per cui il loro giudizio per quel che mi riguarda è piutosto relativo, viste le mie capacità in tal senso.
Per altri essendo, un compomesso, non vanno ne bene ne male

Ciò su cui tutti concordano è la durata più che buona, il che mi fa pensare ad una certa durezza della mescola ed anche alla scolpitura al centro poco fuoristradistica.

Ho ancora una Caponord, di plastica
Meno grappa più cent'erbe
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- Giampaolo
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Re: GOMME & GOMME
8)
Ho preso queste da montare sui cerchi anodizzati neri...... Pilot 3 !!!
Tra il 2004 ed il 2010, la richiesta di pneumatici radiali per il segmento Sport Touring ha registrato una crescita decisamente esponenziale: si parla infatti di un buon +31% per quanto riguarda il mercato europeo, con un ulteriore 7% previsto entro la fine di quest’anno. Il radiale Michelin di riferimento, in questo segmento, dal 2002 è il Pilot Road, evolutosi nel 2007 in Pilot Road 2. E quest’anno, il compito di far fronte alla concorrenza sfoderando qualità superiori tocca al nuovissimo Pilot Road 3, che viene prodotto principalmente in Spagna e in Thailandia, e che naturalmente è stato sviluppato anche utilizzando moto dotate di controllo di trazione, vedi BMW K1300GT e Kawasaki 1400GTR.
Chiaramente, gli obiettivi primari di un costruttore di pneumatici sono sempre stati il miglioramento dell’aderenza e della durata, non disgiunti da una guidabilità quantomeno buona. Premesso che la carcassa del Pilot Road 3 è praticamente la medesima del suo predecessore, idem per il profilo del battistrada, è sul particolarissimo – diremmo inconfondibile - disegno di quest’ultimo, abbinato a mescole dell’ultima generazione, che il reparto di ricerca e sviluppo del colosso francese ha lavorato molto, cercando di realizzare un prodotto senza compromessi.
Non va dimenticato, del resto, che Michelin investe la bellezza di 500 milioni di euro l’anno per offrire ai suoi clienti – motociclisti compresi, logicamente – il maggior livello di sicurezza possibile.
In questo caso, i progettisti francesi sono riusciti a ottenere una riduzione degli spazi di frenata mediamente di 2,5 metri su fondo bagnato (più o meno la lunghezza delle strisce pedonali), per arrivare a 5 metri con condizioni di fondo più estreme. I relativi rilievi strumentali sono stati eseguiti e certificati dai tester del Dekra Test Center lo scorso gennaio, utilizzando un anteriore da 120/70-ZR17 e un posteriore da 190/50-ZR17, frenando alla velocità di 50 km/h. Non solo: i tester della Dekra (ente rinomato a livello internazionale, e notoriamente indipendente) alla fine del 2010 ha sottoposto i Pilot Road 3 ad un test di 6.000 chilometri su vari percorsi (sia in strada che su pista) riscontrando anche una durata aumentata di circa il 4% rispetto al Pilot Road 2, che già nel 2008 e 2009 era stato ritenuto il punto di riferimento della sua categoria (con posteriore da 180/55-ZR17, però).
“Battistrada e mescole hanno fatto notevoli passi avanti. E parliamo di “mescole” al plurale a ragion veduta, visto che anche qui, come già sul Pilot Road 2, troviamo l’ormai celeberrima tecnologia 2CT a doppia mescola”
Battistrada e mescole, insomma, hanno fatto notevoli passi avanti. E parliamo di “mescole” al plurale a ragion veduta, visto che anche qui, come già sul Pilot Road 2, troviamo l’ormai celeberrima tecnologia 2CT (Two Compound Technology) a doppia mescola – più dura al centro e più morbida ai lati - che Michelin fece debuttare nel Mondiale 500 addirittura nel 1994, trasferendola nel 2005 al radiale supersportivo Power Race – il primo pneumatico racing omologato anche per uso stradale – e, l’anno seguente, anche allo stradale sportivo Pilot Power 2CT.
Tornando al famoso battistrada, il suo disegno davvero unico (coperto da tre brevetti) è frutto della tecnologia che Michelin ha denominato XST (X-Sipe Technology, dove “sipes” sta per “lamelle”, presenti anche sui radiali invernali automobilistici), che si riferisce ai lunghi e sottili intagli trasversali anteriori, e a quelli longitudinali posteriori – zigzaganti al centro e diagonali ai lati - uniti da piccoli alveoli circolari. Le lamelle, inclinate all’indietro di 15° nel senso opposto a quello di marcia, sono piuttosto profonde, perché il loro compito è quello di rompere il velo d’acqua: e lo fanno anteriormente grazie al doppio labbro che si forma mentre si “aprono” in accelerazione e frenata, e posteriormente con l’aiuto degli alveoli, aiutando così la scultura del battistrada nel lavoro di drenaggio sotto la pioggia battente, e migliorando così l’aderenza anche su fondi solamente umidi, o comunque poco “aderenti”: vedi pavé, strisce pedonali, aree verniciate altre simpatiche situazioni cittadine e non.
La tecnologia bi-mescola 2CT beneficia ovviamente dei progressi più recenti messi a punto in fatto di mescole, che qui vantano un maggior grip sulle spalle e, come già accennato, maggior durata al centro.
L’abbinamento tra XST e 2CT consente inoltre un’usura regolare del battistrada e il mantenimento delle prestazioni lungo tutto il ciclo di vita dello pneumatico. Il che naturalmente non significa che il rendimento della gomma debba rimanere immutato anche quando il battistrada è ridotto al lumicino, o sparito del tutto, ci mancherebbe: la “vita dello pneumatico” s’intende(rebbe) conclusa quando il battistrada anteriore ha ancora un paio di millimetri di profondità, anche se a molti apparirà ancora perfetto.
Quanto alla carcassa, sia per l’anteriore che per il posteriore è costituita da due tele incrociate in poliammide al centro e sulle spalle, sormontate dalla ormai classica spiralatura di sommità che la avvolge in senso longitudinale, realizzata in leggero filo di kevlar - o fibra aramidica che dir si voglia – a sua volta coperta dal battistrada.
Come vanno i Pilot Road 3?
Il test dei rinnovati radiali Michelin si è svolto sulle strade dell’entroterra ligure, partendo da Sestri Levante alla volta del passo del Bracco, e ritorno comprendente anche un tratto autostradale di una ventina di chilometri. Delle varie moto a disposizione ho utilizzato principalmente Yamaha Fazer8, BMWF800R, Suzuki Gladius 650 e Bandit 1250 Traveller, e, per un breve tratto, anche la nuova BMW R1200R. E una volta tornato a casa ho recuperato da Yamaha una delle Fazer8 Abs del test Michelin, per una prova più completa di moto e gomme.
Bene, non è un mistero che uno pneumatico, per prima cosa, debba infondere a chi guida la massima confidenza. Ovvero, comunicargli nel modo più fedele possibile quello che succede sotto alle sue ruote. Dote che ai Pilot Road 3 non manca affatto. In effetti mi sono trovato molto bene con queste gomme: hanno un profilo non troppo reattivo, piuttosto omogeneo nello scendere in piega, e capace di rendere meno nervosetto l’avantreno della divertentissima BMW F800R, ma anche più neutra la piacevole Fazer8. E vanno davvero a nozze con la Gladius, forse la moto che mi sono gustato maggiormente durante questo test. Ma anche la stessa Bandit, che ha una discreta stazza ma si lascia guidare con notevole disonvoltura, mi sembra averne giovato.
Le Pilot Road 3 mi sono parse stabili di carcassa, senza avvertibili cenni di deriva in accelerazione uscendo dalle curve ; ed èpiacevolmente rassicurante la sensazione di aderenza che danno anche sul bagnato
Le Pilot Road 3 mi sono parse stabili di carcassa, senza avvertibili cenni di deriva in accelerazione uscendo dalle curve; ed è piacevolmente rassicurante la sensazione di aderenza che danno anche sul bagnato
Mi è spiaciuto molto per l’assenza della Yamaha FJR 1300, che a livello di guida ritengo uno dei riferimenti per la sua categoria, e che in Michelin hanno ovviamente adoperato per sviluppare questi pneumatici. I quali in effetti regalano un feeling davvero notevole anche in frenata, con o senza Abs. Si sente perfettamente che l’anteriore morde per bene, anche sull’umido e sul bagnato, come ho potuto ulteriormente verificare usando la valida Fazer8 anche nel tran tran quotidiano casa-lavoro e ritorno (una sessantina di chilometri al giorno, per tre settimane circa) e per qualche giretto con passeggero a bordo.
Le Pilot Road 3 mi sono parse stabili di carcassa, senza avvertibili cenni di deriva in accelerazione uscendo dalle curve; ed è piacevolmente rassicurante la sensazione di aderenza che danno anche sul bagnato, anche osando inserimenti in curva con la leva del freno anteriore ancora un po’ tirata (senza esagerare, naturalmente), cosa che l’istinto può portare a fare quando ci si trovi a dover modificare una traiettoria, magari in un tornante. Sempre con la Fazer8 Abs, ho provato con soddisfazione anche parecchie frenate secche – quelle tipo panico, per intenderci, anche a velocità sostenute e sul bagnato – senza avvertire eccessivi movimenti dovuti a deformazioni della carcassa anteriore, anche a pieno carico.
Dulcis in fundo, delle Pilot Road 3 ritengo soddisfacente anche il livello di comfort percepito anche sul pavè o l’asfalto mal messo, frutto evidente di un buon lavoro sinergico di carcassa e battistrada.
http://www.youtube.com/watch?v=3zZV-h768M4
http://www.youtube.com/watch?v=St8W9LyUBRk
Ho preso queste da montare sui cerchi anodizzati neri...... Pilot 3 !!!
Tra il 2004 ed il 2010, la richiesta di pneumatici radiali per il segmento Sport Touring ha registrato una crescita decisamente esponenziale: si parla infatti di un buon +31% per quanto riguarda il mercato europeo, con un ulteriore 7% previsto entro la fine di quest’anno. Il radiale Michelin di riferimento, in questo segmento, dal 2002 è il Pilot Road, evolutosi nel 2007 in Pilot Road 2. E quest’anno, il compito di far fronte alla concorrenza sfoderando qualità superiori tocca al nuovissimo Pilot Road 3, che viene prodotto principalmente in Spagna e in Thailandia, e che naturalmente è stato sviluppato anche utilizzando moto dotate di controllo di trazione, vedi BMW K1300GT e Kawasaki 1400GTR.
Chiaramente, gli obiettivi primari di un costruttore di pneumatici sono sempre stati il miglioramento dell’aderenza e della durata, non disgiunti da una guidabilità quantomeno buona. Premesso che la carcassa del Pilot Road 3 è praticamente la medesima del suo predecessore, idem per il profilo del battistrada, è sul particolarissimo – diremmo inconfondibile - disegno di quest’ultimo, abbinato a mescole dell’ultima generazione, che il reparto di ricerca e sviluppo del colosso francese ha lavorato molto, cercando di realizzare un prodotto senza compromessi.
Non va dimenticato, del resto, che Michelin investe la bellezza di 500 milioni di euro l’anno per offrire ai suoi clienti – motociclisti compresi, logicamente – il maggior livello di sicurezza possibile.
In questo caso, i progettisti francesi sono riusciti a ottenere una riduzione degli spazi di frenata mediamente di 2,5 metri su fondo bagnato (più o meno la lunghezza delle strisce pedonali), per arrivare a 5 metri con condizioni di fondo più estreme. I relativi rilievi strumentali sono stati eseguiti e certificati dai tester del Dekra Test Center lo scorso gennaio, utilizzando un anteriore da 120/70-ZR17 e un posteriore da 190/50-ZR17, frenando alla velocità di 50 km/h. Non solo: i tester della Dekra (ente rinomato a livello internazionale, e notoriamente indipendente) alla fine del 2010 ha sottoposto i Pilot Road 3 ad un test di 6.000 chilometri su vari percorsi (sia in strada che su pista) riscontrando anche una durata aumentata di circa il 4% rispetto al Pilot Road 2, che già nel 2008 e 2009 era stato ritenuto il punto di riferimento della sua categoria (con posteriore da 180/55-ZR17, però).
“Battistrada e mescole hanno fatto notevoli passi avanti. E parliamo di “mescole” al plurale a ragion veduta, visto che anche qui, come già sul Pilot Road 2, troviamo l’ormai celeberrima tecnologia 2CT a doppia mescola”
Battistrada e mescole, insomma, hanno fatto notevoli passi avanti. E parliamo di “mescole” al plurale a ragion veduta, visto che anche qui, come già sul Pilot Road 2, troviamo l’ormai celeberrima tecnologia 2CT (Two Compound Technology) a doppia mescola – più dura al centro e più morbida ai lati - che Michelin fece debuttare nel Mondiale 500 addirittura nel 1994, trasferendola nel 2005 al radiale supersportivo Power Race – il primo pneumatico racing omologato anche per uso stradale – e, l’anno seguente, anche allo stradale sportivo Pilot Power 2CT.
Tornando al famoso battistrada, il suo disegno davvero unico (coperto da tre brevetti) è frutto della tecnologia che Michelin ha denominato XST (X-Sipe Technology, dove “sipes” sta per “lamelle”, presenti anche sui radiali invernali automobilistici), che si riferisce ai lunghi e sottili intagli trasversali anteriori, e a quelli longitudinali posteriori – zigzaganti al centro e diagonali ai lati - uniti da piccoli alveoli circolari. Le lamelle, inclinate all’indietro di 15° nel senso opposto a quello di marcia, sono piuttosto profonde, perché il loro compito è quello di rompere il velo d’acqua: e lo fanno anteriormente grazie al doppio labbro che si forma mentre si “aprono” in accelerazione e frenata, e posteriormente con l’aiuto degli alveoli, aiutando così la scultura del battistrada nel lavoro di drenaggio sotto la pioggia battente, e migliorando così l’aderenza anche su fondi solamente umidi, o comunque poco “aderenti”: vedi pavé, strisce pedonali, aree verniciate altre simpatiche situazioni cittadine e non.
La tecnologia bi-mescola 2CT beneficia ovviamente dei progressi più recenti messi a punto in fatto di mescole, che qui vantano un maggior grip sulle spalle e, come già accennato, maggior durata al centro.
L’abbinamento tra XST e 2CT consente inoltre un’usura regolare del battistrada e il mantenimento delle prestazioni lungo tutto il ciclo di vita dello pneumatico. Il che naturalmente non significa che il rendimento della gomma debba rimanere immutato anche quando il battistrada è ridotto al lumicino, o sparito del tutto, ci mancherebbe: la “vita dello pneumatico” s’intende(rebbe) conclusa quando il battistrada anteriore ha ancora un paio di millimetri di profondità, anche se a molti apparirà ancora perfetto.
Quanto alla carcassa, sia per l’anteriore che per il posteriore è costituita da due tele incrociate in poliammide al centro e sulle spalle, sormontate dalla ormai classica spiralatura di sommità che la avvolge in senso longitudinale, realizzata in leggero filo di kevlar - o fibra aramidica che dir si voglia – a sua volta coperta dal battistrada.
Come vanno i Pilot Road 3?
Il test dei rinnovati radiali Michelin si è svolto sulle strade dell’entroterra ligure, partendo da Sestri Levante alla volta del passo del Bracco, e ritorno comprendente anche un tratto autostradale di una ventina di chilometri. Delle varie moto a disposizione ho utilizzato principalmente Yamaha Fazer8, BMWF800R, Suzuki Gladius 650 e Bandit 1250 Traveller, e, per un breve tratto, anche la nuova BMW R1200R. E una volta tornato a casa ho recuperato da Yamaha una delle Fazer8 Abs del test Michelin, per una prova più completa di moto e gomme.
Bene, non è un mistero che uno pneumatico, per prima cosa, debba infondere a chi guida la massima confidenza. Ovvero, comunicargli nel modo più fedele possibile quello che succede sotto alle sue ruote. Dote che ai Pilot Road 3 non manca affatto. In effetti mi sono trovato molto bene con queste gomme: hanno un profilo non troppo reattivo, piuttosto omogeneo nello scendere in piega, e capace di rendere meno nervosetto l’avantreno della divertentissima BMW F800R, ma anche più neutra la piacevole Fazer8. E vanno davvero a nozze con la Gladius, forse la moto che mi sono gustato maggiormente durante questo test. Ma anche la stessa Bandit, che ha una discreta stazza ma si lascia guidare con notevole disonvoltura, mi sembra averne giovato.
Le Pilot Road 3 mi sono parse stabili di carcassa, senza avvertibili cenni di deriva in accelerazione uscendo dalle curve ; ed èpiacevolmente rassicurante la sensazione di aderenza che danno anche sul bagnato
Le Pilot Road 3 mi sono parse stabili di carcassa, senza avvertibili cenni di deriva in accelerazione uscendo dalle curve; ed è piacevolmente rassicurante la sensazione di aderenza che danno anche sul bagnato
Mi è spiaciuto molto per l’assenza della Yamaha FJR 1300, che a livello di guida ritengo uno dei riferimenti per la sua categoria, e che in Michelin hanno ovviamente adoperato per sviluppare questi pneumatici. I quali in effetti regalano un feeling davvero notevole anche in frenata, con o senza Abs. Si sente perfettamente che l’anteriore morde per bene, anche sull’umido e sul bagnato, come ho potuto ulteriormente verificare usando la valida Fazer8 anche nel tran tran quotidiano casa-lavoro e ritorno (una sessantina di chilometri al giorno, per tre settimane circa) e per qualche giretto con passeggero a bordo.
Le Pilot Road 3 mi sono parse stabili di carcassa, senza avvertibili cenni di deriva in accelerazione uscendo dalle curve; ed è piacevolmente rassicurante la sensazione di aderenza che danno anche sul bagnato, anche osando inserimenti in curva con la leva del freno anteriore ancora un po’ tirata (senza esagerare, naturalmente), cosa che l’istinto può portare a fare quando ci si trovi a dover modificare una traiettoria, magari in un tornante. Sempre con la Fazer8 Abs, ho provato con soddisfazione anche parecchie frenate secche – quelle tipo panico, per intenderci, anche a velocità sostenute e sul bagnato – senza avvertire eccessivi movimenti dovuti a deformazioni della carcassa anteriore, anche a pieno carico.
Dulcis in fundo, delle Pilot Road 3 ritengo soddisfacente anche il livello di comfort percepito anche sul pavè o l’asfalto mal messo, frutto evidente di un buon lavoro sinergico di carcassa e battistrada.
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- Marco73
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Re: GOMME & GOMME
Mi sono letto tutto il 3D. É stato molto illuminante
Con la mia poca esperienza posso dire che con la bmw 650gs ho montato solo tourance exp. Percorrenza otre 16000 km, buona tenuta a caldo, ma in primavera/autunno faticano molto ad entrare in temperatura (io abito in zone fresche). In off secondo me fanno abbastanza pena e mi riferisco a semplici strade biance e poco piú. Nell complesso comunque una gomma onesta. I problemi di scalinatura si sono verificati verso fine vita della gomma, suppongo anche per una questione di peso.

Con la mia poca esperienza posso dire che con la bmw 650gs ho montato solo tourance exp. Percorrenza otre 16000 km, buona tenuta a caldo, ma in primavera/autunno faticano molto ad entrare in temperatura (io abito in zone fresche). In off secondo me fanno abbastanza pena e mi riferisco a semplici strade biance e poco piú. Nell complesso comunque una gomma onesta. I problemi di scalinatura si sono verificati verso fine vita della gomma, suppongo anche per una questione di peso.
1987 Piaggio Ciao
1991 Aprilia Touareg 350
2005 Malaguti Madison 200ie
2011 Bmw 650GS
2013 Aprilia Caponord ETV 1000 ABS
2016 Kawasaki Versys 1000 ABS My 2016
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- giancarsenio
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Re: GOMME & GOMME
Ho trovato questa comparativa sulle gomme... http://www.reifenkrupp.de/fileadmin/use ... hstest.pdf
Peccato che sia in tedesco... c'è qualcuno in grado di fare un brevissima sintesi??
Grazie
Ciao
Peccato che sia in tedesco... c'è qualcuno in grado di fare un brevissima sintesi??

Grazie
Ciao



- OnlyVu
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Re: GOMME & GOMME
Troppo articolato, l'unica possibilità è tradurselo a pezzi da soli con Google.giancarsenio ha scritto:Peccato che sia in tedesco... c'è qualcuno in grado di fare un brevissima sintesi??...
Noto con piacere che, almeno quanto a punteggio, le Next (che ho appena montato) sbaragliano la concorrenza!

Migliore pneumatico sul bagnato e quello con la minore usura! Se la traduzione non ha fatto cilecca, il tempo sul giro è risultato migliore anche delle TR91. Mah, speriamo sia vero.
La mia esperienza diretta finora è ottima, vedremo più in la.
2° TR91 ottime gomme come caratteristiche ma consumose.
3° Continental, moderata usura e qualità prettamente stradali.
4° Michelin: migliori doti sono bassa usura e stabilità in rettilineo.
4° Pirelli ottimo per massime prestazioni su strada ma si usura troppo.
5° Brigestone, miglior qualità è la stabilità in rettilineo.

- Moma
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Re: GOMME & GOMME
Io giá con le Tourance exp mi ero trovato bene, dopo le Anakee 2 le Tourance Next saranno la mia futura scelta 

Caponord 5/2003
TuonoR 2/2006
Ktm Adventure 1190 9/2015
avevo un glorioso Scarabeo Rotax 150 touring
Skype momacn
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- glaucot
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Re: GOMME & GOMME
sulla CN ritengo che le Tourance exp siano un ottino compromesso anche x medio/leggero off.
le Tourance next: un po' troppo sport touring?
le Tourance next: un po' troppo sport touring?



- giancarsenio
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Re: GOMME & GOMME
Io cerco soprattutto durata... con le Bridgestone ho fatto 10k km scarsi con quella davanti che ormai è liscia. Dietro ancora ce ne sta ma è il davanti ad essere andato.
Troppa montagna quest'anno evidentemente...
Ci stanno le heidenau che mi interessano, solo che dovrei aggiornare il libretto e so altri soldi
Troppa montagna quest'anno evidentemente...
Ci stanno le heidenau che mi interessano, solo che dovrei aggiornare il libretto e so altri soldi




- OnlyVu
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Re: GOMME & GOMME
Sicuramente sono gomme stradali, però, con le prestazioni e il peso della Capo, se si fanno tratte un pò lunghe e stancanti, viaggiando un pò allegrotti specialmente in autostrada, aiutano a non trovarsi al limite (ad es. curvoni in discesa in velocità con asfalto umido).glaucot ha scritto:sulla CN ritengo che le Tourance exp siano un ottino compromesso anche x medio/leggero off.
le Tourance next: un po' troppo sport touring?
In quei casi, può capitare di non avere sempre la totale concentrazione sulle condizioni di aderenza della strada, quindi un pò di margine....
Infatti, pur considerando le Heidenhau delle ottime gomme allround (specialmente se andate in Turchia a luglio), non le metterei abitualmente sulla Caponord proprio per l'assenza, a mio avviso, di questo margine di sicurezza su strada asfaltata umida o bagnata.

- rsvsteve
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Re: GOMME & GOMME
Secondo me le tr91 sul caponord sono impagabili...sono giá al quinto treno, con quello precedente ci ho fatto 9000km ed erano totalmente finite, ma anche da finite tenevano da paura e la moto si guidava benissimo!
A mio parere considerando il divertimento e la sicurezza che offrono (con qualsiasi tempo e temperatura....si grattano le pedane con zero gradi se l'asfalto é pulito!) 9000km sono più che accettabili
A mio parere considerando il divertimento e la sicurezza che offrono (con qualsiasi tempo e temperatura....si grattano le pedane con zero gradi se l'asfalto é pulito!) 9000km sono più che accettabili
- bugio
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Re: GOMME & GOMME
Superquotone a Rsvsteve.
Io sono al secondo treno di Dunlop Tr91 e difficilmente cambierò questa gomma. Con il freddo o il bagnato io vado pianissimo ma con le Tr91 non sono mai in pensiero, davvero una gomma eccellente.
Adesso in previsione dell'elefante dovrei montare gomme M+S in quanto sono richieste dalle norme tedesche ma allo stesso tempo sono in fastidio perché non vedo come una gomma M+S possa essere migliore su asfalto freddo o bagnato della Dunlop.
Io sono al secondo treno di Dunlop Tr91 e difficilmente cambierò questa gomma. Con il freddo o il bagnato io vado pianissimo ma con le Tr91 non sono mai in pensiero, davvero una gomma eccellente.
Adesso in previsione dell'elefante dovrei montare gomme M+S in quanto sono richieste dalle norme tedesche ma allo stesso tempo sono in fastidio perché non vedo come una gomma M+S possa essere migliore su asfalto freddo o bagnato della Dunlop.
Paracarro zen
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Re: GOMME & GOMME
Sono molto più intagliate e aggrappose in caso di fondo innevato o nel mix fango/neve.bugio ha scritto:Superquotone a Rsvsteve.
Io sono al secondo treno di Dunlop Tr91 e difficilmente cambierò questa gomma. Con il freddo o il bagnato io vado pianissimo ma con le Tr91 non sono mai in pensiero, davvero una gomma eccellente.
Adesso in previsione dell'elefante dovrei montare gomme M+S in quanto sono richieste dalle norme tedesche ma allo stesso tempo sono in fastidio perché non vedo come una gomma M+S possa essere migliore su asfalto freddo o bagnato della Dunlop.
In moto temo però che (diversamente dai pneumatici invernali per auto) a queste caratteristiche si associ anche una maggior durezza della mescola, e questo ne compromette la tenuta su asfalto semplicemente umido.
Infatti le M+S da moto sono in realtà delle gomme da enduro leggero e devono resistere anche ai potenziali stress ai tasselli su strade non sterrate: quindi non saranno mai delle morbidone!
Comunque se vai nella fossa ti troverai però senz'alto meglio con una M+S!

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Re: GOMME & GOMME
Lo scrivevo qualche post fa.....a primavera....ero (ma non ho smesso del tutto) un cultore delle metzeller tourance: non ricordo quanti treni di gomme ho cambiato sotto tutte le moto avute compresa la CN fino alla scorsa primavera quando in un momento di riflessione sul fatto che con la CN non avrei mai fatto niente di azzardato fuori strada (visto che ci vado con moto un pò più specialistiche), ho deciso di mettere le TR91....dopo oltre 10k km ora sono convinto che sotto la CN non ci metto nessun'altra gomma...come scritto sopra "non sono mai in pensiero" ....e non ci vado proprio pianissimo e quasi sempre in 2 8)bugio ha scritto:Superquotone a Rsvsteve.
Io sono al secondo treno di Dunlop Tr91 e difficilmente cambierò questa gomma. Con il freddo o il bagnato io vado pianissimo ma con le Tr91 non sono mai in pensiero, davvero una gomma eccellente.
Adesso in previsione dell'elefante dovrei montare gomme M+S in quanto sono richieste dalle norme tedesche ma allo stesso tempo sono in fastidio perché non vedo come una gomma M+S possa essere migliore su asfalto freddo o bagnato della Dunlop.
Non discutere mai con un idiota: si potrebbe non notare la differenza
DOLINA POZZATINA e FOSSO PAJARO Fan Club
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