Da Elisabetta Caracciolo come sono andate le cose....sergio ha scritto:Comportamento deprorevole da parte di Peterhanselsergio ha scritto:Eppure è stato motociclista pure luistefanoboa ha scritto:Peterhansel (in auto) mentre attraversa un guado sperona letteralmente l'italiano Ciotti (colpendolo alla schiena e facendogli cadere la moto in acqua) che stava cercando di risalire in moto dopo che era rimasto impantanato.
Senza parole..
stasera guardo....
lamps
e a questo punto tifo per l'americano con l'Hammer
Lamps
Prima di tutto va detto che Filippo è una macchietta ed è quello che ci fa più ridere in tutti questi giorni con i suoi modi di fare assolutamente romagnoli. Come lo scorso anno Filippo si lamenta - in modo scherzoso - in ogni momento e per ogni cosa. Stavamo ancora facendo la sfilata a Mar del Plata che lui già diceva che era stufo e che tornava a casa. Quindi ogni giorno cerca una scusa per fermarsi, per non arrivare a fine gara, ma invece non solo va avanti ma migliora la posizione di giorno in giorno.
Ieri però la sfortuna, quella vera l'ha colpito davvero, in tutti i sensi.
L'acqua caduta nei giorni scorsi che ha formato veri e propri fiumi e laghi che prima non esistevano, aveva pensato bene di portarsi via un intero ponte. Così in quel punto era stato imposto a tutti un limite di trenta km/h ed addirittura i motociclisti dovevano scendere a piedi nel fiume e spingere la moto, con l'aiuto spesso del pubblico. Così stava facendo Filippo Ciotti quando invece è arrivato Peterhansel e l'ha colpito con il fanale anteriore caricandolo in parte sul cofano. Ma la storia è meglio farsela raccontare da lui stesso. "Stavo facendo una fatica bestia - dice Filippo - per spingere fuori la moto e uno spagnolo mi stava aiutando. Quando mancavano due metri all'uscita dal rio è arrivato Stephane che mi ha colpito alla gamba e io ho fatto appena in tempo a saltare per evitare che mi passasse sopra con le ruote posteriori. Ho mollato la moto ovviamente, che è caduta dentro il fiume". Stephane se n'è andato proseguendo la gara e Ciotti è rimasto lì, con la moto completamente fradicia a tentare di farla ripartire. A questo punto si comincia a ridere con il romagnolo: "io stavo bene, non mi ero rotto niente - continua a scherzare - e quindi purtroppo non avevo alcuna scusa per ritirarmi. Però in compenso la moto non partiva e così ho pensato, ecco qui la scusa. Ora mi ritiro. Invece in quel momento arriva Franco Picco e mi dice: "non è un problema. Ora tu fai così, apri qui, pulisci lì, poi sposti questo, metti quello e la moto riparte, tutto chiaro?" e dentro di me io pensavo "Grazie Franco, ma non ti preoccupare, prosegui pure la tua gara, non pensare a me". E invece aggiusta il tutto sconsolato e viene al bivacco.
A quel punto la sua prima volontà è andare a strozzare Peterhansel che però, lo anticipa. Si presenta sotto la sua tenda e si profunde in scuse. "Ti prego di scusarmi, io non ti ho visto, in quella macchina abbiamo una cattiva visuale, non ho mai colpito un motociclista, ti prego, ti giuro che non mi è mai successo....ecc ecc".
In effetti se c'è un pilota in pista che è corretto con i motociclisti è proprio Stephane che, da ex motociclista, rispetta moltissimo le due ruote. Quando mi avevano raccontato il fatto mi ero davvero meravigliata e mi aspettavo questo gesto da "Peter". In effetti il francese ha poi detto: "Avevo visto Filippo nel fiume e infatti mi ero fermato aspettando che lui ne fosse fuori. Quando ho visto che era a due metri dall'argine e stava per uscire allora mi sono mosso, solo che lo spagnolo che lo aiutava a spingere è scivolato sul fondo viscido e Filippo si è ritrovato a spingere da solo, in salita e nell'acqua la moto. Per questo si è attardato e io l'ho colpito".
Comunque, per fortuna nessuno si è fatto male ed ora Filippo Ciotti è ripartito con la sua Rieju e prosegue la sua Dakar, in gamba e simpaticissimo come sempre.
Inoltre
Torno sull'argomento Ciotti e Peterhansel per spiegare come sono andate le cose nel dopo incidente, una volta al bivacco.
E' vero che nessuna penalità è stata data a Stephane e questo purtroppo crea un precedente grave perchè significa che si puo' restare impuniti pur dopo aver investito un pilota moto. La scusa ufficiale che il team di Peter ha presentato, una volta interrogati dai commissari, sullo svolgimento del fattaccio, è che la macchina è scivolata, trasportata dalla corrente ed è finita contro la moto.
Mentre i piloti sono al bivacco torno a parlare dell'incidente in cui Peterhansel ha messo sotto Filippo Ciotti perchè ho visto che vi ha colpito molto. Ieri sera parlando con Franco Picco mi ha spiegato un po' meglio la dinamica del post investimento.
Quando Filippo è rientrato al bivacco di Iquique, il pilota della Mini stava già aspettandolo per chiedergli scusa. Di questo abbiamo già parlato. Quello che non sapevo è che Stephane si è offerto subito di andare in direzione gara per far togliere la penalità a Ciotti, o meglio, per far calcolare il tempo che aveva perso per riparare il suo mezzo e rimetterlo in grado di partire in una posizione diversa di classifica. Cosi' Stephane è andato e quando è tornato alla tenda ha trovato Franco Picco e gli ha detto di non preoccuparsi che il ritardo accumulato da Filippo era stato cancellato. A quel punto Franco ha detto "Bè se l'avessi saputo ti avrei chiesto di farmi togliere anche i minuti che ho perso io a riparare la moto di Ciotti". Peter non ha battuto ciglio e gli ha detto "ma certo", e cosi' è tornato in direzione gara e ha fatto quello che doveva.
Un'oretta dopo sia Ciotti sia Picco sono andati nel tendone della direzione gara e cosi' racconta Franco stesso. "Praticamente non ci hanno fatto neanche entrare. Eravamo ancora sulla soglia e già i commissari ci stavano dicendo "tutto a posto, non vi preoccupate, abbiamo tolto 33 minuti a Ciotti e 12 a Picco".
E cosi' in effetti è stato. I commissari hanno controllato gli Iritrack di entrambi i piloti ed hanno tolto il tempo accumulato nella sosta.
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