LE "BRISKSPEZZATE"

Termica, candele, olio, cambio, trasmissione, frizione, innesti e tubi
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pinosauro
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da pinosauro »

CapoMT ha scritto:
pinosauro ha scritto:
CapoMT ha scritto:Ho mostrato le tue foto a BRISK. DA BRISK:

"Non ho mai visto prima, ma chiedo ai tecnici come questo potrebbe accadere e ti faccio sapere. Sicuro sono gia 4 anni vechie le LGS candele da quel momento abbiamo fatto un sacco di adattamenti di ricambio per una migliore qualità."


ciao "CapoMt" come avevo scritto la brisk mi ha richiesto indietro le candele per poterle analizzare cosa che ho prontamente fatto e le ho spedite tramite raccomandata il 08/09/2010,ma fino ad oggi non ho avuto nessun tipo di risposta,io non ho capito bene se tu sei in zona comunque se ha l'occasione di poterli sentire puoi vedere se riesci a farmi sapere qualche cosa? un grazie anticipato ciao.

Sono in contatto con sales manager della Brisk. Gli chiedo e ti faccio sapere.

Ok grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.
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Moma
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da Moma »

Io comincerei pure ad avere il sospetto che con le Brisk si bruciano le bobine della Caponord :wink:

statistiche alla mano :sbellica: :sbellica: :sbellica:
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da BOBo »

Moma ha scritto:Io comincerei pure ad avere il sospetto che con le Brisk si bruciano le bobine della Caponord :wink:

statistiche alla mano :sbellica: :sbellica: :sbellica:
Si bruciano comunque :cry:
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da Moma »

BOBo ha scritto:
Moma ha scritto:Io comincerei pure ad avere il sospetto che con le Brisk si bruciano le bobine della Caponord :wink:

statistiche alla mano :sbellica: :sbellica: :sbellica:
Si bruciano comunque :cry:
Mah... io proporrei a Jekobay di fare un esperimento, tornando indietro con le NGK :wink:
scherzi a parte: chi sembra avere una maggiore moria di bobine, monta le brisk.
Potrebbe non essere una coincidenza...
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da sergio »

Moma ha scritto: chi sembra avere una maggiore moria di bobine, monta le brisk.
Potrebbe non essere una coincidenza...
Non è così
La tipologia di candele installate non aumenta o diminuisce la moria delle bobine questo non è che è noto, e' CERTO.
Le bobine ci voglio BUONE !!! questo si !!
La "moria delle bobine" originali fornite da Aprilia è iniziata poco dopo il lancio della Caponord che oramai risale a molti anni fà
Quindi.........è inutile (e non porta a nulla a mio avviso)continuare a "disprezzare" le candele Brisk accusandole di provocare la "moria delle bobine della CN" quando le cause sono "altre"
Un saluto
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Scrivo su questa comunità da un pò prima della fine del 2001 periodo in cui Lucaweb decise di rinominare "Pegasocube.it" in "Apriliaontheroad.com" unendo possessori di Pegaso e Caponord.
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da Moma »

sergio ha scritto:
Moma ha scritto: chi sembra avere una maggiore moria di bobine, monta le brisk.
Potrebbe non essere una coincidenza...
Non è così
La tipologia di candele installate non aumenta o diminuisce la moria delle bobine questo non è che è noto, e' CERTO.
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da sergio »

Moma ha scritto:
sergio ha scritto:
Moma ha scritto: chi sembra avere una maggiore moria di bobine, monta le brisk.
Potrebbe non essere una coincidenza...
Non è così
La tipologia di candele installate non aumenta o diminuisce la moria delle bobine questo non è che è noto, e' CERTO.
Le bobine ci voglio BUONE !!! questo si !!
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Un saluto
Voglio gettare benzina sul fuoco...anzi sulle Brisk :ridi: ti rimando qui
Massimo non sono "un professore dell'argomento" e non ho voglia di dilungarmi su un qualcosa che ho già discusso e trattato a lungo sia sulla pegaso che sulla CN
Resto dell'idea che la CN monti di serie delle bobine "deboli" e che li bisogna indagare

Lamps
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da mcr »

La discussione mi acchiappa, per cui butto anche io un pò di trielina sulle candele :giullare:
Moma ha scritto:Non è così
La tipologia di candele installate non aumenta o diminuisce la moria delle bobine questo non è che è noto, e' CERTO.
Le bobine ci voglio BUONE !!! questo si !!
La "moria delle bobine" originali fornite da Aprilia è iniziata poco dopo il lancio della Caponord che oramai risale a molti anni fà
Quindi.........è inutile (e non porta a nulla a mio avviso)continuare a "disprezzare" le candele Brisk accusandole di provocare la "moria delle bobine della CN" quando le cause sono "altre"
che le candele installate aumentino o diminuiscano la moria delle bobine, purtroppo non possiamo dirlo con CERTEZZA, perchè ci basiamo su pochi dati statistici incontrollati del nostro forum. Però se le bobine sono scadenti, teoricamente le candele possono influire sulla loro durata.

Giotek da un altro post:
..Se e ripeto se le Brisk hanno una resistenza interna REALE e non DICHIARATA e basta abbastanza inferiore a 4K ohm obbligano le bobine ad erogare più corrente ed a scaldarle di più.SE e ripeto SE questo è appurabile QUESTA è la causa del perchè con le Brisk è più facile fottere le bobine gia di cacca della Capo.NON SAREBBE COLPA DELLE BRISK SAREBBERO LE NOSTRE BOBINE A NON REGGERE CORRENTI LEGGERMENTE SUPERIORI.


Più che in corrente, le bobine sono testate in energia, ovvero vengono caricate sul primario da una corrente attorno ai 7A per immagazzinare un'energia di scarica da almeno 35mJ che, su un carico costante di prova di 1Mohm/20pf, deve fornire almeno 24KV per qualche millisecondo. Il variare del carico, cioè il gap della candela o le condizione della camera di scoppio determinano la tensione e la durata della scintilla (sono inver. propor). La presenza di oscillazioni spurie della scarica e i picchi di tensione elevata dovute a inneschi difficili (ricordiamoci che in camera di scoppio l'aria è compressa a valori 10 volte maggiore che all'esterno) provoca dei ritorni e delle oscillazioni di corrente sul primario che possono provocare la rottura dello stadio di pilotaggio nella centralina (per questo si mette il diodo nella bobina, più che altro per pararsi il sedere). La resistenza in serie ai cavi e alle candele serve invece per smorzare le oscillazioni che provocano disturbi di radiofrequenza. La corrente di scarica è dell'ordine di alcune decine di mA, se poniamo ad esempio sia di 80mA (valore di prova), con 5Kohm di resistenza delle candele, abbiamo una caduta di tensione sulla scintilla di 400V, decisamente pochi rispetto alle decine di migliaia disponibili.
Se la resistenza non ci fosse, al massimo potremmo avere problemi ad ascoltare la radiolina FM mentre viaggiamo.

Secondo me il problema delle bobine che si rompono frequentemente è dovuto unicamente ad una loro scarsa qualità di costruzione. Che poi questa debolezza sia sollecitata da una maggiore tensione di scarica dovuta ad un maggior gap delle candele Brisk, è teoricamente possibile ma non dimostrato. :teach:


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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da BOBo »

Sono il CNista che ha montato per primo le Brisk e ,forse, a tutt' oggi, quello che ci ha fatto più Km: nessun miglioramento,
nessun problema attribuibile alle stesse.
Esattamente ciò che mi attendevo da quello che in pratica era un' esperimento.
Costano un po' meno e garantiscono una durata superiore,secondo loro in CZ, ma se qualcuno è facilmente impressionabile dalla difettosità cronica delle bobine del CN è meglio che lasci perdere;anche perchè non c' è,come precedentemente detto,
nessun tangibile miglioramento.
Non è un' analisi definitiva ma quasi :ridi: :ridi: :ridi: :ridi: anche perchè dopo quest' "esperienza" ritornerò a montare le spark plugs previste.
Se poi volete continuare a fare conversazione :giullare: sull' argomento attribuendogli aumenti della difettosità, o miglioramenti delle prestazioni non so proprio a cosa possa servire :prrr:
Tutto questo dal mio punto di vista ovviamente.
:birra: :birra: :birra: :birra: :birra: :birra: :birra: :birra: :birra:
è l' unico prodotto della Rep. Ceca su cui non si può proprio discutere, vista la sua superiorità indiscussa.
Vero Gaetano? :sbellica: :sbellica: :sbellica: :sbellica: :sbellica: :sbellica: :sbellica: :sbellica: :sbellica:
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da giotek »

mcr ha scritto:La discussione mi acchiappa, per cui butto anche io un pò di trielina sulle candele :giullare:
Moma ha scritto:Non è così
La tipologia di candele installate non aumenta o diminuisce la moria delle bobine questo non è che è noto, e' CERTO.
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che le candele installate aumentino o diminuiscano la moria delle bobine, purtroppo non possiamo dirlo con CERTEZZA, perchè ci basiamo su pochi dati statistici incontrollati del nostro forum. Però se le bobine sono scadenti, teoricamente le candele possono influire sulla loro durata.

Giotek da un altro post:
..Se e ripeto se le Brisk hanno una resistenza interna REALE e non DICHIARATA e basta abbastanza inferiore a 4K ohm obbligano le bobine ad erogare più corrente ed a scaldarle di più.SE e ripeto SE questo è appurabile QUESTA è la causa del perchè con le Brisk è più facile fottere le bobine gia di cacca della Capo.NON SAREBBE COLPA DELLE BRISK SAREBBERO LE NOSTRE BOBINE A NON REGGERE CORRENTI LEGGERMENTE SUPERIORI.


Più che in corrente, le bobine sono testate in energia, ovvero vengono caricate sul primario da una corrente attorno ai 7A per immagazzinare un'energia di scarica da almeno 35mJ che, su un carico costante di prova di 1Mohm/20pf, deve fornire almeno 24KV per qualche millisecondo. Il variare del carico, cioè il gap della candela o le condizione della camera di scoppio determinano la tensione e la durata della scintilla (sono inver. propor). La presenza di oscillazioni spurie della scarica e i picchi di tensione elevata dovute a inneschi difficili (ricordiamoci che in camera di scoppio l'aria è compressa a valori 10 volte maggiore che all'esterno) provoca dei ritorni e delle oscillazioni di corrente sul primario che possono provocare la rottura dello stadio di pilotaggio nella centralina (per questo si mette il diodo nella bobina, più che altro per pararsi il sedere). La resistenza in serie ai cavi e alle candele serve invece per smorzare le oscillazioni che provocano disturbi di radiofrequenza. La corrente di scarica è dell'ordine di alcune decine di mA, se poniamo ad esempio sia di 80mA (valore di prova), con 5Kohm di resistenza delle candele, abbiamo una caduta di tensione sulla scintilla di 400V, decisamente pochi rispetto alle decine di migliaia disponibili.
Se la resistenza non ci fosse, al massimo potremmo avere problemi ad ascoltare la radiolina FM mentre viaggiamo.

Secondo me il problema delle bobine che si rompono frequentemente è dovuto unicamente ad una loro scarsa qualità di costruzione. Che poi questa debolezza sia sollecitata da una maggiore tensione di scarica dovuta ad un maggior gap delle candele Brisk, è teoricamente possibile ma non dimostrato. :teach:


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Complimenti per " l'entrata"!! :salta: :salta:
Ero convinto che il non avere la resistenza determinasse un aumento sensibile della corrente di scarica e diminuisse il valore in tensione di innesco.Dal tuo scritto sembra che la corrente di scarica sia insensibile alla resistenza presente o non presente.Ragionavo in termini di corrente fornita dalla bobina con o senza resistenza e quindi ti chiedo A PARITA' DI GAP la corrente di scarica è maggiore o no se una candela non ha resistenza? Io ho sempre saputo che la presenza della resistenza (tra le altre cose) limita la corrente della scintilla e quindi limita l'usura degli elettrodi.

Con simpatia
Giotek

Ps-come avrai capito insisto sul dato corrente fornita dalla bobina perchè è questa che determina la potenza da smaltire.Mi chiedevo quindi COSA può generare una maggior richiesta di corrente alle bobine stesse da procurarne un eventuale surriscaldamento anomalo.(con alla lunga più veloce perdita di isolamento)

PsII-stamani sono andato a misurare il valore resistivo per le NGK,su quattro candele si va da 3,92 Kohm a 4,12 Kohm,praticamente la resistenza "a freddo" è di 4 Kohm (a caldo aumenta anche di un 20%).
Ultima modifica di giotek il martedì 19 ottobre 2010, 22:27, modificato 1 volta in totale.
Presentati con una soluzione valida altrimenti sei parte del problema 3382279335 new.shark@libero.it



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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da Moma »

Solo per precisare che nel quotato di Mcr e nel ri-quotato di Giotek mi viene attribuita un'affermazione che é invece parte dello scritto di Sergio :hallo:
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da mcr »

Ciao Gio, spero di non dilungarmi troppo (non vorrei rubarti il podio :giullare: )
le bobine sono costruite per generare scariche elettriche nella miscela aria-benzina, miscela che comprende una minima parte conduttiva, la benzina polverizzata, ed una grande parte di aria compressa dal pistone. La resistenza equivalente vista agli elettrodi della candela, prima dell'innesco, è di diversi Megaohm, la tensione sale nel giro di pochi microsecondi fino a valori di 15-30KV, poi finalmente scocca la scintilla, il dielettrico dell'aria si buca e si forma un canale di plasma tra gli elettrodi (uno ed uno solo sempre) e la tensione crolla a valori di 80-100V per tutta la durata della scintilla. Già qui possiamo capire che 4 o 5Kohm in serie a diversi megaohm non infastidiscono più di tanto la bobina. Le bobine sono infatti testate di solito con 1Mohm/20pF di carico che è già un carico molto basso.
All'aumentare del gap della candela aumenta la resistenza tra gli elettrodi ed aumenta di conseguenza la tensione necessaria a bucare l'isolamento (la miscela). Questa tensione è ovviamente limitata e non può essere infiinita, ad un certo punto intervengono fenomeni parassiti (costruzione e e materiali usati) che fan si che il valore si limiti. Se scolleghiamo le candele, infatti tutti sanno (o dovrebbero sapere) che si corre il rischio di rompere le bobine, proprio perchè la scintilla fa di tutto per scoccare, a costo di bucare l'isolamento dell'avvolgimento della bobina stessa.
La bontà di una scintilla si determina dal fronte di salita della tensione, dalla tensione massima d'innesco e soprattutto dalla durata.
1) Il fronte di salita dipende dalla capacità parassita dei cavi, della bobina e soprattutto dal tipo di accensione elettronica usata: a scarica capacitiva o induttiva. Una volta i motori da competizione e oggi ormai solo i ciclomotori, avevano le scariche capacitive cioè un condensatore caricato ad alta tensione che veniva scaricato tramite un transitor sulla bobina generando una scarica risonante. I vantaggi sono: una scintilla che scocca sempre, capacità di bruciare i depositi carboniosi e facilità di avviamento a freddo. Gli svantaggi sono: la scarsa durata della scintilla che non garantisce un fronte di fiamma omogeneo e costante.
Le accensione induttive, cioè quelle oggi più usate, hanno un fronte di salita più lento con meno capacità di "forare" l'isolamento, ma permette un controllo molto più preciso della durata della scintilla e con l'esperienza motoristica questo tipo di controllo ha preso il sopravvento anche sulle moto (ovviamente centrano anche i costi e gli ingombri inferiori che hanno contribuito al suo successo)
2) La tensione massima d'innesco dipende dal circuito elettronico di pilotaggio (ma qui ormai non ci sono più problemi come una volta), dal progetto e dai materiali usati per bobine e cavi e, ovviamente, dal gap della candela ovvero dal tipo di elettrodo della candela: elettrodo/i radiali esterni, interni, accostati, a tetto, con scarica superficiale o semisuperficiale, ecc. Comunque di solito non si va mai oltre i 30KV.
3)La durata della scintilla dipende dall'energia immagazzinata dalla bobina (1/2 L*I^2 di solito >30mJ) cioè dall'induttanza primaria L della bobina (2,5mH nel nostro caso) e dalla corrente di carica I (di solito 6-8Ampere) ma non fate calcoli perchè tanto la formula vale in un circuito ideale e non in un circuito pieno di parassiti come nel caso delle bobine d'accensione.
Basta sapere che è l'energia che determina fondamentalmente quanto dura la scintilla, infatti è data da V*I*T dove V è la tensione DURANTE la scarica 60-100V che è abbastanza costante perchè è una caratteristica fisica dell'aria e del gap della candela (0,7mm per es.), I dipende da quanto è grande il canale che si apre nella miscela durante l'arco ed è incontrollabile e T è il tempo risultante che si vuole sia il più lungo possibile (cioè almeno 3-5ms).

Quindi per rispondere alla tua domanda ( :dorme: ), la corrente di scarica della scintilla è un valore non controllabile direttamente, non predicibile e di fatto non così importante rispetto ai tre parametri suddetti che invece sono gli obiettivi ricercati dai progettisti di impianti d'accensione. Una resistenza in serie di qualche Kohm non fa altro che aumentare la tensione di scarica e ridurre quindi la durata della scintilla, ma di quantità assolutamente trascurabili.
Se poi ti spaventa l'effetto del riscaldamento di tale resistenza, stai tranquillo, perchè la corrente media che gli scorre dentro durante la scintilla è per esempio di 50mA per 5ms che su 5Kohm fanno 12W che spalmati su un ciclo motore di 15ms a 8000rpm fanno 4W. Un valore gestibilissimo dalla candela, considerando che è fatta per lavorare con il naso a 2000°C.
L'usura degli elettodi è legato oltre ovviamente dal tipo e dal materiale, anche dall'energia della scintilla, dalla temperatura di lavoro, dalla polarità della scintilla e dalla corrosione chimica delle sostanze con cui vengono a contatto.
Indirettamente centra anche la resistenza, perchè questa evitando oscillazioni della tensione ed evitando quindi disturbi RF, tende ad annullare le "code di scintilla" che facilitano l'erosione dell'elettrodo, ma è il classico manico della cavagna (cesta in piemonteisa) cioè un effetto secondario.

credo di aver finito :party2:

:hallo: Ciao Giotek

P.s. per moma, scusa non era voluto.
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da giotek »

mcr ha scritto:Ciao Gio, spero di non dilungarmi troppo (non vorrei rubarti il podio :giullare: )
le bobine sono costruite per generare scariche elettriche nella miscela aria-benzina, miscela che comprende una minima parte conduttiva, la benzina polverizzata, ed una grande parte di aria compressa dal pistone. La resistenza equivalente vista agli elettrodi della candela, prima dell'innesco, è di diversi Megaohm, la tensione sale nel giro di pochi microsecondi fino a valori di 15-30KV, poi finalmente scocca la scintilla, il dielettrico dell'aria si buca e si forma un canale di plasma tra gli elettrodi (uno ed uno solo sempre) e la tensione crolla a valori di 80-100V per tutta la durata della scintilla. Già qui possiamo capire che 4 o 5Kohm in serie a diversi megaohm non infastidiscono più di tanto la bobina. Le bobine sono infatti testate di solito con 1Mohm/20pF di carico che è già un carico molto basso.
All'aumentare del gap della candela aumenta la resistenza tra gli elettrodi ed aumenta di conseguenza la tensione necessaria a bucare l'isolamento (la miscela). Questa tensione è ovviamente limitata e non può essere infiinita, ad un certo punto intervengono fenomeni parassiti (costruzione e e materiali usati) che fan si che il valore si limiti. Se scolleghiamo le candele, infatti tutti sanno (o dovrebbero sapere) che si corre il rischio di rompere le bobine, proprio perchè la scintilla fa di tutto per scoccare, a costo di bucare l'isolamento dell'avvolgimento della bobina stessa.
La bontà di una scintilla si determina dal fronte di salita della tensione, dalla tensione massima d'innesco e soprattutto dalla durata.
1) Il fronte di salita dipende dalla capacità parassita dei cavi, della bobina e soprattutto dal tipo di accensione elettronica usata: a scarica capacitiva o induttiva. Una volta i motori da competizione e oggi ormai solo i ciclomotori, avevano le scariche capacitive cioè un condensatore caricato ad alta tensione che veniva scaricato tramite un transitor sulla bobina generando una scarica risonante. I vantaggi sono: una scintilla che scocca sempre, capacità di bruciare i depositi carboniosi e facilità di avviamento a freddo. Gli svantaggi sono: la scarsa durata della scintilla che non garantisce un fronte di fiamma omogeneo e costante.
Le accensione induttive, cioè quelle oggi più usate, hanno un fronte di salita più lento con meno capacità di "forare" l'isolamento, ma permette un controllo molto più preciso della durata della scintilla e con l'esperienza motoristica questo tipo di controllo ha preso il sopravvento anche sulle moto (ovviamente centrano anche i costi e gli ingombri inferiori che hanno contribuito al suo successo)
2) La tensione massima d'innesco dipende dal circuito elettronico di pilotaggio (ma qui ormai non ci sono più problemi come una volta), dal progetto e dai materiali usati per bobine e cavi e, ovviamente, dal gap della candela ovvero dal tipo di elettrodo della candela: elettrodo/i radiali esterni, interni, accostati, a tetto, con scarica superficiale o semisuperficiale, ecc. Comunque di solito non si va mai oltre i 30KV.
3)La durata della scintilla dipende dall'energia immagazzinata dalla bobina (1/2 L*I^2 di solito >30mJ) cioè dall'induttanza primaria L della bobina (2,5mH nel nostro caso) e dalla corrente di carica I (di solito 6-8Ampere) ma non fate calcoli perchè tanto la formula vale in un circuito ideale e non in un circuito pieno di parassiti come nel caso delle bobine d'accensione.
Basta sapere che è l'energia che determina fondamentalmente quanto dura la scintilla, infatti è data da V*I*T dove V è la tensione DURANTE la scarica 60-100V che è abbastanza costante perchè è una caratteristica fisica dell'aria e del gap della candela (0,7mm per es.), I dipende da quanto è grande il canale che si apre nella miscela durante l'arco ed è incontrollabile e T è il tempo risultante che si vuole sia il più lungo possibile (cioè almeno 3-5ms).

Quindi per rispondere alla tua domanda ( :dorme: ), la corrente di scarica della scintilla è un valore non controllabile direttamente, non predicibile e di fatto non così importante rispetto ai tre parametri suddetti che invece sono gli obiettivi ricercati dai progettisti di impianti d'accensione. Una resistenza in serie di qualche Kohm non fa altro che aumentare la tensione di scarica e ridurre quindi la durata della scintilla, ma di quantità assolutamente trascurabili.
Se poi ti spaventa l'effetto del riscaldamento di tale resistenza, stai tranquillo, perchè la corrente media che gli scorre dentro durante la scintilla è per esempio di 50mA per 5ms che su 5Kohm fanno 12W che spalmati su un ciclo motore di 15ms a 8000rpm fanno 4W. Un valore gestibilissimo dalla candela, considerando che è fatta per lavorare con il naso a 2000°C.
L'usura degli elettodi è legato oltre ovviamente dal tipo e dal materiale, anche dall'energia della scintilla, dalla temperatura di lavoro, dalla polarità della scintilla e dalla corrosione chimica delle sostanze con cui vengono a contatto.
Indirettamente centra anche la resistenza, perchè questa evitando oscillazioni della tensione ed evitando quindi disturbi RF, tende ad annullare le "code di scintilla" che facilitano l'erosione dell'elettrodo, ma è il classico manico della cavagna (cesta in piemonteisa) cioè un effetto secondario.

credo di aver finito :party2:

:hallo: Ciao Giotek
Ciao mcr,
io sto MOLTO MOLTO MOLTO volentieri fuori dal podio se ho l'opportunità di leggere qualcosa scritta da persona preparata come te,quanto hai scritto è per me molto interessante e costruttivo.Quindi...punto e a capo per quanto riguarda possibile coinvolgimento delle Brisk con la moria delle bobine.Anche l'amico Sergio è dell'idea che il fatto non è collegabile alle Brisk ed anche lui è persona molto preparata.Rimangono fatti e statischiche che fanno pensare ed io ho scritto su questo leggendo della "disperazione" di Jecobay (6 bobine ite in 3 mesi) e ricordando l'accaduto a GheGhe (4 in pochissimo tempo) e cercando una spiegazione,un nesso.A questo punto,ed anche per quanto da te scritto pur rimanendo in me dei dubbi abbandono l'idea di trovare nessi o spiegazioni a certi fatti,tanto QUESTO problema a me non si presenterà.
Ti saluto rinnovandoti la mia stima.
Giotek

Ps-sarei curioso di leggere che l'amico Yecobay ha risolto il problema "moria di bobine" riutilizzando le NGK standard.
Presentati con una soluzione valida altrimenti sei parte del problema 3382279335 new.shark@libero.it



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sergio
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da sergio »

L'esperimento con le Brisk sulla CN, e ancora prima sulla mia pegaso iniziò quando mi chiesi perchè mai una candela Torquemaster che è sostanzialmente una candela a scarica semisuperficiale costasse così tanto ........
la riconoscete ?

http://www.gasgoo.com/showroom/agalee/a ... 19748.html

Da lì iniziai a cercare una valida alternativa alle torquemaster e scoprii le Brisk :giullare:

Questo per la cronaca
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Scrivo su questa comunità da un pò prima della fine del 2001 periodo in cui Lucaweb decise di rinominare "Pegasocube.it" in "Apriliaontheroad.com" unendo possessori di Pegaso e Caponord.
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Moma
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Re: LE "BRISKSPEZZATE"

Messaggio da Moma »

mcr ha scritto: Se scolleghiamo le candele, infatti tutti sanno (o dovrebbero sapere) che si corre il rischio di rompere le bobine, proprio perchè la scintilla fa di tutto per scoccare, a costo di bucare l'isolamento dell'avvolgimento della bobina stessa.
Posso confermare che dopo aver percorso diverse migliaia di Km con il cavo su bobina laterale anteriore staccato (eppure la CN andava, male ma andava :o ) ho dovuto sostituire la bobina ormai danneggiata irreparabilmente. La morfologia del rivestimento esterno non mostrava segni particolari.
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