OTTIMISSIMO(REGALINO DI COMPLEANNO,OPPURE HAI IL CINESINO CHE VUOLE RUBARTI LE IDEE CHE TI AIUTA ?)
PRESA 12V.....
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Re: PRESA 12V.....
GIAMPY I COMPLIMENTI PER LA QUALITà DELLE FOTO.
OTTIMISSIMO(REGALINO DI COMPLEANNO,OPPURE HAI IL CINESINO CHE VUOLE RUBARTI LE IDEE CHE TI AIUTA ?)

OTTIMISSIMO(REGALINO DI COMPLEANNO,OPPURE HAI IL CINESINO CHE VUOLE RUBARTI LE IDEE CHE TI AIUTA ?)
La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente.
La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perchè.
In ogni caso si finisce sempre a coniugare la teoria con la pratica:
Non funziona niente e non si sa il perchè.
Albert Einstein


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Re: PRESA 12V.....
MilleKm ha scritto:GIAMPY I COMPLIMENTI PER LA QUALITà DELLE FOTO.
OTTIMISSIMO(REGALINO DI COMPLEANNO,OPPURE HAI IL CINESINO CHE VUOLE RUBARTI LE IDEE CHE TI AIUTA ?)![]()
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Re: PRESA 12V.....
Per chi come me non vuole avere a che fare con i brutti e ballerini connettori a 12V per alimentare il proprio navigatore, può provare a realizzare un regolatore a 5V da portare poi in una presa USB da pannello e da qui con un cavetto USB-micro USB alimentare il navigatore. Lo schema per realizzare un buon alimentatore da 5V 1.5A è il seguente:

Il regolatore usato è il 78S05 che tira almeno 1.5A. Se non lo trovate potete usare un classico 7805 che però limita ad 1A. Montatelo comunque su una bella aletta di raffreddamento. Lo Zener da 5.6V 3W in uscita non è fondamentale, serve in caso di rottura del 7805 a non portare il 12V sul GPS con tragiche conseguenze facendo saltare il fusibile. Il diodo serve in caso di inversione dei poli della batteria o contro pericolosi disturbi sull'alimentazione.
Una buona regola per la massima affidabilità è che il guasto di un componente non deve propagarsi ai successivi componenti della catena.
Tutto il circuito è saldato su un pezzettino di millefori, avvolto nel nastro adesivo americano e fascettato al cablaggio dietro al cruscotto, così è pure isolato dalle vibrazioni.
L'alimentazione l'ho presa nel cupolino da un filo (verde) sotto chiave con in serie un fusibile da 5 o 7.5A
L'uscita dell'alimentazione a 5V va poi portata ai pin 1 e 4 di una semplice prolunga USB per pannello (3€) che ho tagliato da una parte e montato sul cruscotto. Qui trovate i pinout del connettore USB: http://it.wikipedia.org/wiki/Universal_Serial_Bus. Con 10-15 euri (costa meno del cavetto USB-micro USB) vi fate un'elegante presa d'alimentazione per il vostro navigatore.
L'unica cosa ora è trovare un tappino di gomma per non fare entrare l'acqua quando non è in uso.
E voilà la prima Caponord con presa USB Windows XP compatibile


Il regolatore usato è il 78S05 che tira almeno 1.5A. Se non lo trovate potete usare un classico 7805 che però limita ad 1A. Montatelo comunque su una bella aletta di raffreddamento. Lo Zener da 5.6V 3W in uscita non è fondamentale, serve in caso di rottura del 7805 a non portare il 12V sul GPS con tragiche conseguenze facendo saltare il fusibile. Il diodo serve in caso di inversione dei poli della batteria o contro pericolosi disturbi sull'alimentazione.
Una buona regola per la massima affidabilità è che il guasto di un componente non deve propagarsi ai successivi componenti della catena.
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Re: PRESA 12V.....
Io ho fatto proprio così!!! Con l'unica differenza che al posto del mini-usb ho messo un connettore a 4 poli con tappo stagno (2 per i 5V e 2 che cortocircuitando alimentano il circuito) in questo modo abbiamo i 5V solo quando colleghiamo il cavo. Collaudato per oltre 2500 Km. Grazie a Gianpaolo che aveva fornito uno schema similare qualche tempo fa.mcr ha scritto:Per chi come me non vuole avere a che fare con i brutti e ballerini connettori a 12V per alimentare il proprio navigatore, può provare a realizzare un regolatore a 5V da portare poi in una presa USB da pannello e da qui con un cavetto USB-micro USB alimentare il navigatore. Lo schema per realizzare un buon alimentatore da 5V 1.5A è il seguente:
Il regolatore usato è il 78S05 che tira almeno 1.5A. Se non lo trovate potete usare un classico 7805 che però limita ad 1A. Montatelo comunque su una bella aletta di raffreddamento. Lo Zener da 5.6V 3W in uscita non è fondamentale, serve in caso di rottura del 7805 a non portare il 12V sul GPS con tragiche conseguenze facendo saltare il fusibile. Il diodo serve in caso di inversione dei poli della batteria o contro pericolosi disturbi sull'alimentazione.
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Re: PRESA 12V.....
GRANDE!!!!mcr ha scritto:Per chi come me non vuole avere a che fare con i brutti e ballerini connettori a 12V per alimentare il proprio navigatore, può provare a realizzare un regolatore a 5V da portare poi in una presa USB da pannello e da qui con un cavetto USB-micro USB alimentare il navigatore. Lo schema per realizzare un buon alimentatore da 5V 1.5A è il seguente:
Il regolatore usato è il 78S05 che tira almeno 1.5A. Se non lo trovate potete usare un classico 7805 che però limita ad 1A. Montatelo comunque su una bella aletta di raffreddamento. Lo Zener da 5.6V 3W in uscita non è fondamentale, serve in caso di rottura del 7805 a non portare il 12V sul GPS con tragiche conseguenze facendo saltare il fusibile. Il diodo serve in caso di inversione dei poli della batteria o contro pericolosi disturbi sull'alimentazione.
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L'unica perplessità che ho è... ma se piove?? Non è un po' troppo scoperto o "sprotetto" dagli agenti atmosferici?
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"Ei fu nel tempo si ritratto.../che per agir a vendetta/lo scherno mise in atto./Darion della motocicletta/è ora lui a crear lo scatto!"(by Bikelink)
KTM 1290 Super Adventure S - La Diavola: 40.000km
Capo ETV1000 - Bestiolona: 144.000km
Pegaso Cube: 22.000km

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Re: PRESA 12V.....
ci sono delle "tapparelle in gomma" che si trovano nei negozi specializzati....
cmq bravo ottimo lavoro!
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http://www.bikepics.com/members/carver100
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Re: PRESA 12V.....
QUI SIAMO IN TANTI, E SI Sà CHE SOLO 2 SU 10 CI MASTICANO IN ELETTRONICA.Albe RR ha scritto:Io ho fatto proprio così!!! Con l'unica differenza che al posto del mini-usb ho messo un connettore a 4 poli con tappo stagno (2 per i 5V e 2 che cortocircuitando alimentano il circuito) in questo modo abbiamo i 5V solo quando colleghiamo il cavo. Collaudato per oltre 2500 Km. Grazie a Gianpaolo che aveva fornito uno schema similare qualche tempo fa.mcr ha scritto:Per chi come me non vuole avere a che fare con i brutti e ballerini connettori a 12V per alimentare il proprio navigatore, può provare a realizzare un regolatore a 5V da portare poi in una presa USB da pannello e da qui con un cavetto USB-micro USB alimentare il navigatore. Lo schema per realizzare un buon alimentatore da 5V 1.5A è il seguente:
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Ciao
QUINDI ALBE RR SEI STATO ESPLICITO MA CI PIACEREBBE UNA BELLA FOTINA
COMPLIMENTI BRAVO.
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Albert Einstein


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Re: PRESA 12V.....
Stasera le faccio e domani le posto. PROMESSO
ciao
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Re: PRESA 12V.....
Ecco le foto:
la collocazione dello spinotto
http://img841.imageshack.us/i/usb001.jpg/
connettore
http://img208.imageshack.us/i/usb003.jpg/
il cavo autocostruito
http://img844.imageshack.us/i/usb004.jpg/
il risultato finale
http://img706.imageshack.us/i/usb005.jpg/
spero che si capisca, ho utilizzato un connettore che viene umpiegato per le automazioni industriali procuratomi da un amico, non sono così facili da trovare ma nel catalogo RS c'è di sicuro ampia scelta.
ciao
la collocazione dello spinotto
http://img841.imageshack.us/i/usb001.jpg/
connettore
http://img208.imageshack.us/i/usb003.jpg/
il cavo autocostruito
http://img844.imageshack.us/i/usb004.jpg/
il risultato finale
http://img706.imageshack.us/i/usb005.jpg/
spero che si capisca, ho utilizzato un connettore che viene umpiegato per le automazioni industriali procuratomi da un amico, non sono così facili da trovare ma nel catalogo RS c'è di sicuro ampia scelta.
ciao
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Re: PRESA 12V.....
Albe RR ha scritto:Ecco le foto:
la collocazione dello spinotto
connettore
il cavo autocostruito
il risultato finale
spero che si capisca, ho utilizzato un connettore che viene umpiegato per le automazioni industriali procuratomi da un amico, non sono così facili da trovare ma nel catalogo RS c'è di sicuro ampia scelta.
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Re: PRESA 12V.....
Grazie......infatti mi chiedevo come si facesse a farle visualizzare direttamente 
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Re: PRESA 12V.....
Salve ragazzi,
premetto che sono nuovo del forum
Sulla mia capo 01 orecchiuta, subito dopo il suo acquisto, mi ero fatto ordinare dal concessionario come ricambio, una presa 12v uguale a quella che la capo montava di serie sulla fiancata di sinistra, che avevo montato alla destra del cruscotto, dove lo spazio non mancava.
La pagai circa 9 euro e a montarla (con l'aggiunta di una scatola portafusibile volante da 5 amp. posizionata sotto la sella), non impiegai più di una ventina di minuti.
Sono passati quasi 9 anni, e da allora la presa funziona benissimo senza alcun segno dovuto al tempo (se volete posso inserire qualche foto).
In precedenza, sul cruscotto della mia vecchia Pegaso 3 avevo montato una serie infinita di prese nautiche, ritenendole più resistenti ad acqua sole ed umidità, ma dopo qualche mese ero costretto sempre alla loro sostituzione a causa del precoce deterioramento, anche dopo pochi lavaggi della moto.
Oggi ho acquistato un navigatore Nuvi 3760T, che pur se dedicato alle autovetture, mi ha intrippato troppo a causa della sua ottima risoluzione grafica, del suo funzionamento tipo Iphone, e della sottigliezza, per cui mi sono ostinato a montarlo sulla capo per completare la sua strumentazione di bordo in modo elegante.
Ho già individuato come posizionare il supporto (che penso sia lo stesso per tutti i garmin della serie Nuvi) direttamente alla copertura della scatola portafusibili posta sul cruscotto, di modo che il navigatore rimanga inserito tra gli strumenti di serie, ma posizionato leggermente più in basso e ben visibile, oltre che abbastanza protetto dalle intemperie.
Se la cosa può interessare, appena risolvo con il montaggio definitivo di tutto l'apparato vi faccio sapere e farò un piccolo "reportage" fotografico per far comprendere sia le varie fasi di installazione che il risultato finale.
Ciao a tutti
Marcello
premetto che sono nuovo del forum
Sulla mia capo 01 orecchiuta, subito dopo il suo acquisto, mi ero fatto ordinare dal concessionario come ricambio, una presa 12v uguale a quella che la capo montava di serie sulla fiancata di sinistra, che avevo montato alla destra del cruscotto, dove lo spazio non mancava.
La pagai circa 9 euro e a montarla (con l'aggiunta di una scatola portafusibile volante da 5 amp. posizionata sotto la sella), non impiegai più di una ventina di minuti.
Sono passati quasi 9 anni, e da allora la presa funziona benissimo senza alcun segno dovuto al tempo (se volete posso inserire qualche foto).
In precedenza, sul cruscotto della mia vecchia Pegaso 3 avevo montato una serie infinita di prese nautiche, ritenendole più resistenti ad acqua sole ed umidità, ma dopo qualche mese ero costretto sempre alla loro sostituzione a causa del precoce deterioramento, anche dopo pochi lavaggi della moto.
Oggi ho acquistato un navigatore Nuvi 3760T, che pur se dedicato alle autovetture, mi ha intrippato troppo a causa della sua ottima risoluzione grafica, del suo funzionamento tipo Iphone, e della sottigliezza, per cui mi sono ostinato a montarlo sulla capo per completare la sua strumentazione di bordo in modo elegante.
Ho già individuato come posizionare il supporto (che penso sia lo stesso per tutti i garmin della serie Nuvi) direttamente alla copertura della scatola portafusibili posta sul cruscotto, di modo che il navigatore rimanga inserito tra gli strumenti di serie, ma posizionato leggermente più in basso e ben visibile, oltre che abbastanza protetto dalle intemperie.
Se la cosa può interessare, appena risolvo con il montaggio definitivo di tutto l'apparato vi faccio sapere e farò un piccolo "reportage" fotografico per far comprendere sia le varie fasi di installazione che il risultato finale.
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Re: PRESA 12V.....
ciao marcello, benvenuto!Marcdica ha scritto:Salve ragazzi,
premetto che sono nuovo del forum
Sulla mia capo 01 orecchiuta, subito dopo il suo acquisto, mi ero fatto ordinare dal concessionario come ricambio, una presa 12v uguale a quella che la capo montava di serie sulla fiancata di sinistra, che avevo montato alla destra del cruscotto, dove lo spazio non mancava.
La pagai circa 9 euro e a montarla (con l'aggiunta di una scatola portafusibile volante da 5 amp. posizionata sotto la sella), non impiegai più di una ventina di minuti.
Sono passati quasi 9 anni, e da allora la presa funziona benissimo senza alcun segno dovuto al tempo (se volete posso inserire qualche foto).
In precedenza, sul cruscotto della mia vecchia Pegaso 3 avevo montato una serie infinita di prese nautiche, ritenendole più resistenti ad acqua sole ed umidità, ma dopo qualche mese ero costretto sempre alla loro sostituzione a causa del precoce deterioramento, anche dopo pochi lavaggi della moto.
Oggi ho acquistato un navigatore Nuvi 3760T, che pur se dedicato alle autovetture, mi ha intrippato troppo a causa della sua ottima risoluzione grafica, del suo funzionamento tipo Iphone, e della sottigliezza, per cui mi sono ostinato a montarlo sulla capo per completare la sua strumentazione di bordo in modo elegante.
Ho già individuato come posizionare il supporto (che penso sia lo stesso per tutti i garmin della serie Nuvi) direttamente alla copertura della scatola portafusibili posta sul cruscotto, di modo che il navigatore rimanga inserito tra gli strumenti di serie, ma posizionato leggermente più in basso e ben visibile, oltre che abbastanza protetto dalle intemperie.
Se la cosa può interessare, appena risolvo con il montaggio definitivo di tutto l'apparato vi faccio sapere e farò un piccolo "reportage" fotografico per far comprendere sia le varie fasi di installazione che il risultato finale.
Ciao a tutti
Marcello
postaci le foto del lavoro appena le hai!
na domanda: dove lo hai comprato il supporto? usi quello in dotazione sul tuo nuvi?

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Re: PRESA 12V.....
Ciao Carver,
per il momento cerco di spiegarti cosa stò realizzando sperando di farmi comprendere.
Il Nuvi 3760T utilizza quale supporto originale per il sostegno del GPS, un blocco di plastica (dimensioni circa 7 x 4 cm) che comprende i punti (superiore ed inferiore) per l'attacco del navigatore, dei quali quello inferiore integra i 10 pins per il rinvio di tutte le connessioni al GPS; su questo supporto originale sono presenti anche un piccolo altoparlante posizionato ad incasso nella sua parte posteriore nonchè una presa USB femmina (del tipo normale, non micro).
Non so negli altri modelli, ma sul Nuvi3760T il cavo per la ricarica dalla presa dell'accendino a 12 Volts che va poi collegato alla suddetta presa USB è dotato -ad un certo punto della sua lunghezza- anche di una piccola scatola di plastica con un attacco microjack alla quale collegare l'antenna per i dati TMC (che nel mio caso vorrei posizionare all'interno del cupolino maggiorato).
Tutto quanto ho descritto sopra, non so se costituisce uno standard per tutti i modelli Nuvi o solo della serie 3700, Tuttavia quello che importa è che anche questo supporto, sempre nella sua parte posteriore, dispone della sede di attacco femmina dove inserire a pressione la pallina di plastica terminale che è presente su tutte le staffe di sostegno della quasi totalità dei GPS Garmin serie Nuvi, tipo quella a ventosa per il parabrezza dell'auto.
Ho quindi preso, come parte di ricambio, proprio la staffa di collegamento corta che termina con una ventosa, disponibile come accessorio generico per la maggior parte della serie Nuvi, nei grandi magazzini tipo Saturn o Mediaword oppure su ebay a pochi euro, ho visto che la pallina terminale contrapposta alla ventosa si adatta perfettamente anche alla sede del supporto che sostiene il 3760T, e quindi ho ritenuto che se riuscissi a trovare il modo per collocarla sul cruscotto in modo stabile, protetto e che non interferisca con cavi e comandi del maubrio (inclusa la chiave di accensione) tale soluzione potrebbe essere utile anche per tutti i motocilcisti che utilizzano -o vorranno utilizzare- sulla caponord diversi tipi di GPS NUVI che richiedono proprio quel tipo di staffa da collegare al supporto/basetta del GPS.
DESCRIZIONE DEI LAVORI:
Della staffa di collegamento a ventosa, la parte più importante da conservare è la pallina terminale di plastica nera che va tagliata dalla sua staffa in corrispondenza del punto che la congiunge ad essa, e quindi alla base della sua rotondità.
La parte di questa pallina nera dove è stato effettuato il taglio, magari rifinita con carta vetrata, presenterà a questo punto una piccola superficie piana di quasi 1 cm quadrato; al centro di questa piccola superficie occorre praticare un foro di precisione con punta da trapano (consiglio quella da ferro) di circa 2,5 mm di diametro. il foro non deve essere più profondo di 8mm, per conservare intatta la sua capacità di trattenere al suo interno una vite autofilettante DI ACCIAIO INOX di misura 3,5x16 mm che andrà avvitata con una certa pressione.
Successivamente si posiziona il GPS già inserito nel suo supporto/basetta sul cruscotto della capo, in corrispondenza del copriscatola dei fusibili: questo serve per prendere bene le distanze in modo che il gps, una volta fissato, non venga a contatto con nessun cavo, con il manubrio, e non disturbi l'accensione del quadro con la chiave; nel contempo il monitor del gps dovrà essere perfettamente visibile anche con la borsa da serbatoio installata.
Trovato il punto, si prende il relativo riferimento sul coperchio della scatola portafusibili della capona, quindi si smonta il coperchio svitando le due brugoline poste ai suoi lati e si fora nel punto corrispondente questa volta con punta da 3 mm di diametro.
Si prende quindi la vite autofilettante, munita di una generosa rondella, sempre in acciaio inox e si avvita dalla parte interna del coperchio portafusibili in modo che dalla parte esterna possa "agganciare" la pallina dalla parte del foro già praticato. A questo punto andrà calcolato un piccolo spessore da inserire tra la pallina e la parte del coperchio, prima della stretta finale, e qui sono indeciso se scegliere del neoprene oppure un goccio di quella colla applicata con la pistola termica poco prima di stringere bene la vite. In entrambi i casi bisognerebbe curare l'impermeabilità del foro.
A lavoro finito, si rimonta il coperchio della scatola portafusibile che dovrebbe in teoria (ancora ci sono arrivato) formare un tutt'uno con la pallina scura ed il gioco è fatto.
Quando occorrerà, basterà incastrare a pressione la stafffa/basetta porta GPS sulla pallina ancorata alla scatola portafusibili, installare sulla basetta lo strumento, collegarlo alla presa 12v posta sulla destra del cruscotto ed accenderlo.
I vantaggi dovrebbero essere i seguenti:
1) - Il GPS posizionato sotto il contagiri della capo, dovrebbe essere perfettamente visibile (mi rendo conto che il punto migliore per non distrarsi sarebbe sopra al cruscotto, ma va tenuto presente che in questo modo si è comunque evitato di posizionare complicate e poco pulite staffe di supporto quasi sopra al cruscotto, oltre che limitare la visuale nel cupolino). Peraltro lo strumento dovrebbe conservare una discreta orientabilità;
2) - Ad apparecchio smontato, la sola presenza della pallina fissata sul coperchio della scatola portafusibili -peraltro scura come la seconda- dovrebbe risultare quasi invisibile e non dovrebbe disturbare l'estetica generale del cruscotto.
3) - il GPS verrebbe a trovarsi in posizione abbastanza riparata dagli agenti atmosferici (soprattutto se si monta, come nel mio caso, un cupolino maggiorato). Ciò dovrebbe consentire di utilizzare anche un GPS non impermeabile, ed in caso di forte pioggia si avrebbe tutto il tempo per fermarsi e toglierlo dalla sua sede prima di bagnarlo completamente, il che equivale a dire che non sarebbe più necessario spendere oltre 600 euro per un navigatore impermeabile a norma IJPX7, nè imbavagliare il GPS entro una di quelle custodie impermeabili che si appannano dopo pochi km;
4) - A lavoro fatto, nel caso si decidesse di ripristinare la moto com'era prima, le uniche cose da sostituire sarebbero una scatola portafusibili ed una staffa a ventosa che insieme non costano più di 15 euro.
Scusate la lunghezza del testo perchè mi rendo conto che postando 5 foto avrei descritto meglio la modifica, ma non l'ho ancora completata per mancanza di tempo, per cui parte di quello che ho descritto sopra si trova ancora allo stato di pura teoria, e quindi non è stato ancora effettuato un collaudo sulla resistenza del tutto alle vibrazioni.
Magari se qualcuno vuole prendere spunto ed iniziare per conto suo il lavoro prima che finisco il mio, potrà apportare altre modifiche migliorative.... sempre ammesso che questa appena descritta non si riveli, a cose fatte, una gran str**zata!
Lamps
Marcello
per il momento cerco di spiegarti cosa stò realizzando sperando di farmi comprendere.
Il Nuvi 3760T utilizza quale supporto originale per il sostegno del GPS, un blocco di plastica (dimensioni circa 7 x 4 cm) che comprende i punti (superiore ed inferiore) per l'attacco del navigatore, dei quali quello inferiore integra i 10 pins per il rinvio di tutte le connessioni al GPS; su questo supporto originale sono presenti anche un piccolo altoparlante posizionato ad incasso nella sua parte posteriore nonchè una presa USB femmina (del tipo normale, non micro).
Non so negli altri modelli, ma sul Nuvi3760T il cavo per la ricarica dalla presa dell'accendino a 12 Volts che va poi collegato alla suddetta presa USB è dotato -ad un certo punto della sua lunghezza- anche di una piccola scatola di plastica con un attacco microjack alla quale collegare l'antenna per i dati TMC (che nel mio caso vorrei posizionare all'interno del cupolino maggiorato).
Tutto quanto ho descritto sopra, non so se costituisce uno standard per tutti i modelli Nuvi o solo della serie 3700, Tuttavia quello che importa è che anche questo supporto, sempre nella sua parte posteriore, dispone della sede di attacco femmina dove inserire a pressione la pallina di plastica terminale che è presente su tutte le staffe di sostegno della quasi totalità dei GPS Garmin serie Nuvi, tipo quella a ventosa per il parabrezza dell'auto.
Ho quindi preso, come parte di ricambio, proprio la staffa di collegamento corta che termina con una ventosa, disponibile come accessorio generico per la maggior parte della serie Nuvi, nei grandi magazzini tipo Saturn o Mediaword oppure su ebay a pochi euro, ho visto che la pallina terminale contrapposta alla ventosa si adatta perfettamente anche alla sede del supporto che sostiene il 3760T, e quindi ho ritenuto che se riuscissi a trovare il modo per collocarla sul cruscotto in modo stabile, protetto e che non interferisca con cavi e comandi del maubrio (inclusa la chiave di accensione) tale soluzione potrebbe essere utile anche per tutti i motocilcisti che utilizzano -o vorranno utilizzare- sulla caponord diversi tipi di GPS NUVI che richiedono proprio quel tipo di staffa da collegare al supporto/basetta del GPS.
DESCRIZIONE DEI LAVORI:
Della staffa di collegamento a ventosa, la parte più importante da conservare è la pallina terminale di plastica nera che va tagliata dalla sua staffa in corrispondenza del punto che la congiunge ad essa, e quindi alla base della sua rotondità.
La parte di questa pallina nera dove è stato effettuato il taglio, magari rifinita con carta vetrata, presenterà a questo punto una piccola superficie piana di quasi 1 cm quadrato; al centro di questa piccola superficie occorre praticare un foro di precisione con punta da trapano (consiglio quella da ferro) di circa 2,5 mm di diametro. il foro non deve essere più profondo di 8mm, per conservare intatta la sua capacità di trattenere al suo interno una vite autofilettante DI ACCIAIO INOX di misura 3,5x16 mm che andrà avvitata con una certa pressione.
Successivamente si posiziona il GPS già inserito nel suo supporto/basetta sul cruscotto della capo, in corrispondenza del copriscatola dei fusibili: questo serve per prendere bene le distanze in modo che il gps, una volta fissato, non venga a contatto con nessun cavo, con il manubrio, e non disturbi l'accensione del quadro con la chiave; nel contempo il monitor del gps dovrà essere perfettamente visibile anche con la borsa da serbatoio installata.
Trovato il punto, si prende il relativo riferimento sul coperchio della scatola portafusibili della capona, quindi si smonta il coperchio svitando le due brugoline poste ai suoi lati e si fora nel punto corrispondente questa volta con punta da 3 mm di diametro.
Si prende quindi la vite autofilettante, munita di una generosa rondella, sempre in acciaio inox e si avvita dalla parte interna del coperchio portafusibili in modo che dalla parte esterna possa "agganciare" la pallina dalla parte del foro già praticato. A questo punto andrà calcolato un piccolo spessore da inserire tra la pallina e la parte del coperchio, prima della stretta finale, e qui sono indeciso se scegliere del neoprene oppure un goccio di quella colla applicata con la pistola termica poco prima di stringere bene la vite. In entrambi i casi bisognerebbe curare l'impermeabilità del foro.
A lavoro finito, si rimonta il coperchio della scatola portafusibile che dovrebbe in teoria (ancora ci sono arrivato) formare un tutt'uno con la pallina scura ed il gioco è fatto.
Quando occorrerà, basterà incastrare a pressione la stafffa/basetta porta GPS sulla pallina ancorata alla scatola portafusibili, installare sulla basetta lo strumento, collegarlo alla presa 12v posta sulla destra del cruscotto ed accenderlo.
I vantaggi dovrebbero essere i seguenti:
1) - Il GPS posizionato sotto il contagiri della capo, dovrebbe essere perfettamente visibile (mi rendo conto che il punto migliore per non distrarsi sarebbe sopra al cruscotto, ma va tenuto presente che in questo modo si è comunque evitato di posizionare complicate e poco pulite staffe di supporto quasi sopra al cruscotto, oltre che limitare la visuale nel cupolino). Peraltro lo strumento dovrebbe conservare una discreta orientabilità;
2) - Ad apparecchio smontato, la sola presenza della pallina fissata sul coperchio della scatola portafusibili -peraltro scura come la seconda- dovrebbe risultare quasi invisibile e non dovrebbe disturbare l'estetica generale del cruscotto.
3) - il GPS verrebbe a trovarsi in posizione abbastanza riparata dagli agenti atmosferici (soprattutto se si monta, come nel mio caso, un cupolino maggiorato). Ciò dovrebbe consentire di utilizzare anche un GPS non impermeabile, ed in caso di forte pioggia si avrebbe tutto il tempo per fermarsi e toglierlo dalla sua sede prima di bagnarlo completamente, il che equivale a dire che non sarebbe più necessario spendere oltre 600 euro per un navigatore impermeabile a norma IJPX7, nè imbavagliare il GPS entro una di quelle custodie impermeabili che si appannano dopo pochi km;
4) - A lavoro fatto, nel caso si decidesse di ripristinare la moto com'era prima, le uniche cose da sostituire sarebbero una scatola portafusibili ed una staffa a ventosa che insieme non costano più di 15 euro.
Scusate la lunghezza del testo perchè mi rendo conto che postando 5 foto avrei descritto meglio la modifica, ma non l'ho ancora completata per mancanza di tempo, per cui parte di quello che ho descritto sopra si trova ancora allo stato di pura teoria, e quindi non è stato ancora effettuato un collaudo sulla resistenza del tutto alle vibrazioni.
Magari se qualcuno vuole prendere spunto ed iniziare per conto suo il lavoro prima che finisco il mio, potrà apportare altre modifiche migliorative.... sempre ammesso che questa appena descritta non si riveli, a cose fatte, una gran str**zata!
Lamps
Marcello