L'analisi ,IMHO, avrebbe rilevanza assoluta se stessimo parlando di un pneumatico per auto il cui profilo piatto aderisce sempre tutto alla strada.
In moto, la porzione di battistrada a contatto col terreno (anche se compressa dal peso del mezzo) è una minima parte rispetto alla larghezza del pneumatico.
Pertanto l'acqua non percorre praticamente mai i canali di deflusso fino a raggiungerne i bordi laterali perchè altrimenti andrebbe contro le leggi di gravità defluendo...in salita: il pneumatico comprime l'acqua che si trova a terra e questa schizza via lateralmente prima di arrivare ai bordi e senza arrampicarsi risalendone il profilo.
E' ovvio che più acqua c'è e più questo aspetto della chiusura dei bordi può avere rilevanza. Se poi la ruota arriva ad essere immersa in acqua fino al bordo degli intagli, a quel punto c'è poco da espellere.
Non credo che chi ha progettato le Next, prevedendone i famosi
bordi non abbia valutato pro e contro di questa scelta:
Il fatto che siano stati introdotti, secondo me, costituisce più un'innovazione che un errore di progettazione: probabilmente l'obiettivo è stato quello di determinare una maggiore coesione dell'intero pneumatico che eviti gli scalettamenti che affliggono, dopo un certo chilometraggio, parecchie gomme da moto.
A prima vista (a parte l'assenza di bordi) il disegno degli intagli delle TR91 sembra in generale più idoneo a scaricare l'acqua, quello delle Next, invece, a privilegiare l'estetica.
Dalle prove, però, queste ultime sono risultate le gomme che sull'acqua hanno dato i risultati migliori: come al solito, bisogna fidarsi comunque delle riviste specializzate, ma la tenuta sull'acqua non è solo questione di intagli.
E poi... vuoi mettere? Le Next sono state sviluppate come primo equipaggiamento per il GS LC (appena la moto è uscita era l'unico pneumatico stradal-endureggiante con misure 170/60 17'): devono
per forza essere le migliori!
